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Comune di Sciacca, conti a rischio: servono 460 mila euro

Bilancio in bilico. L’assessore Bivona: «Troppo elevata la spesa nel sociale. Adesso effettueremo una serie di controlli»

SCIACCA. Una cifra enorme, 460 mila euro, separa l’amministrazione comunale dal completamento dello schema di bilancio di previsione 2014 da presentare al consiglio.

Bisogna recuperare questa somma per evitare guai maggiori per il Comune e, soprattutto, per presentarsi a Sala Falcone-Borsellino entro i termini previsti.

L’assessore al Bilancio, Ignazio Bivona, riconosce tutta la gravità della situazione. “Noi stiamo lavorando per definire il bilancio – dice – e questa situazione si è determinata anche a seguito del provvedimento di riduzione dell’aliquota Tasi dal 2,5 all’1,6 per mille. Stiamo cercando risorse nel bilancio del Comune. Abbiamo situazioni pendenti anche per quanto riguarda i rapporti con la Regione. Stiamo percorrendo quella strada che abbiano segnato qualche settimana fa – aggiunge Bivona - nel momento in cui sono stati adottati i provvedimenti di natura tributaria e speriamo a brevissimo di trovare soluzioni”.

L’assessore aggiunge che i servizi nel settore sociale non corrono alcun rischio, ma a questo proposito sottolinea: “Sul sociale non ci saranno operazioni particolari per i servizi essenziali. Stiamo verificando, però, se ci sono sacche di spreco nel sociale che possono essere eliminate. Ci sono servizi che al Comune costano un milione e 800 mila euro all’anno per la garanzia di determinate situazioni. Stiamo facendo una verifica per mantenere i servizi, ma anche per capire se ci sono degli sprechi che dunque vanno tagliati”. L’opposizione, però, non fa sconti. “L’amministrazione Di Paola si è accorta della mancanza di risorse soltanto da poche settimane – dice il consigliere di Sel Paolo Mandracchia – e invece avrebbe dovuto pensarci all’inizio dell’anno. Una gestione diversa – aggiunge Mandracchia - avrebbe consentito di non avere problemi in questa fase, a fine anno, e invece adesso i nodi stanno venendo al pettine”. La giunta ha incassato un punto a proprio favore, invece, con il report relativo agli importi assegnati dal Ministero dell'Economia, con le percentuali dei pagamenti effettuati e comunicati dai Comuni italiani al 23 settembre. “Il Comune di Sciacca – dice il dirigente del settore Finanze, Filippo Carlino - ha richiesto al ministero 1.236.710,07 euro, usufruendo di agevolazioni in termini di Patto di Stabilità. Della somma richiesta, lo Stato ci ha concesso, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, 772.955,88 euro. Come Comune, siamo andati oltre la cifra concessa, pagando ugualmente i fornitori per una cifra complessiva pari a 1.236.710,07 euro e prima della scadenza dei termini previsti”. “In un momento di grave crisi generale – commenta il sindaco, Fabrizio Di Paola – abbiamo utilizzato lo strumento finanziario messo a disposizione dello Stato, per avere liquidità. E con i nostri uffici ci siamo attivati, con responsabilità e efficienza, per pagare le imprese. Ci sottoponiamo a sacrifici in termini di interessi, ma nel frattempo, con questa scelta, consentiamo al sistema economico di vivere, alle imprese di pagare il personale e i propri fornitori. Secondo le informazioni contabili, il Comune di Sciacca ha pagato oltre il 100 per cento, esattamente il 122 per cento – conclude Di Paola - rispetto alle somme assegnate dal ministero dell’economia e delle finanze”.

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