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Palermo, turni "fai da te": di notte si compilano liste per stabilire l’ordine di ingresso

Dalla banca alla posta la gente utilizza un sistema di turnazione 'popolare': liste scritte a mano appuntando il cognome in ordine crescente. Questi turni però vengono compilati già a partire dalla notte o dall'alba

PALERMO. È un meccanismo già consolidato, trasversale e condiviso. Dalla banca alla posta, e non solo per gli uffici finanziari ma anche per le Asp, la gente utilizza un sistema di turnazione 'popolare': liste scritte a mano appuntando il cognome in ordine crescente. Questi turni però vengono compilati già a partire dalla notte o dall'alba. In caso di aperture pomeridiane varrà la lista compilata durante l'ora di pranzo. Ogni agenzia ha quasi sempre il solito gruppetto di persone (normali cittadini), due o tre, che si occupano di appendere all'esterno il foglio su cui è stabilito il turno. I malcapitati, ignari di tale meccanismo, troveranno turni lunghissimi già all’apertura dell’ufficio, incorrendo nel rischio di non riuscire a effettuare l'operazione. La filosofia è quella del ‘silenzio assenso’, ma anche del ‘bevi o affoghi’. Le opzioni infatti sono due: c'è chi costretto acconsente al sistema, e chi tenta invano di ribellarsi intercettando con i vari astanti 'abusivi' liti, spesso dai risvolti pericolosi.

Meccanismi e dinamiche talvolta cambiano di agenzia in agenzia. Nell'ufficio postale di via Gaspare Palermo c'è chi distribuisce biglietti del turno, presi la mattina dai distributori automatici che si trovano all'interno, in cambio di una libera offerta: «Quanto vuole lei. A suo buon cuore» mi dice la tizia che mi allunga un biglietto con un 39 che batte ampiamente il mio 87. C'è chi in casi particolari, come per il ritiro del buono scuola o il contributo di integrazione all’affitto nello sportello in via Narciso Cozzo, si affida a 'personale abusivo specializzato'. Si tratta di comuni cittadini che hanno escogitato un espediente per guadagnare, non pochi soldi visto il numero di quelli che vi si rivolgono: già dalle 4 del mattino iniziano a stilare su un block-notes turni di 30 persone. Ogni turno ha una fascia oraria approssimativa che va dall’orario di apertura a quello di chiusura, così che le persone possano evitare lunghe attese ed entrare in tempi relativamente brevi. «È una equipe di tre o quattro persone – mi spiega Patrizia T. – Due stanno all’esterno e si occupano di stabilire il turno e disporre le file di trenta persone, poi all’interno c’è un altro che si occupa di far rispettare l’ordine distribuendo i biglietti». Costo del servizio, anche in questo caso, offerta libera. Nell'agenzia 'Palermo Via La Masa', Giuseppe mi spiega che lui con altri due amici stilano a fine di ogni mese una lista con sempre gli stessi 20-30 nomi in cima, «i soliti della pensione» li chiama. Inutile tentare di spiegargli che quella che per lui è normale consuetudine non lo sia affatto. Ma Giuseppe al mio appunto risponde serrato: «E altrimenti come si fa?! La mattina l'impiegato stacca la lista dal vetro e ci chiama uno per uno e ci dà il bigliettino».

Tutto 'normale', insomma. Almeno per loro.  E chi viene dopo, cosa fa? Anche a questo dubbio c'è una pronta risposta, detta con aria un po' perplessa come se a suonare strane e inconcepibili fossero le mie domande. Chi, sprovvisto di tali dritte, si reca in un normale ufficio postale o bancario potrà aggiungersi alla lista appesa all’esterno, prima che venga ritirata e dunque prima dell'apertura; in caso contrario avrà diritto al suo ‘bel’ biglietto a tre cifre e all’improbabile fortuna di riuscire a farcela. Attenti però a non sbagliare, perché già alle 9 del mattino fuori dagli uffici potrebbe essere stata appesa la turnazione del giorno successivo. E C'è già chi si è portato avanti con il lavoro, dando ‘sgrammaticato’ avviso della compilazione della lista per il prossimo 2 novembre.

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