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Ponte Verdura, «violazione sigilli»: Stefania Petyx a processo

L’inviata di «Striscia» sarebbe entrata in un’area sequestrata per raccontare il fatto

SCIACCA. È arrivata Stefania Petyx ieri mattina al palazzo di giustizia e la sua presenza non è passata inosservata. L'inviato di Striscia la Notizia è imputato, assieme al cameraman Gaspare Decina, in un processo per violazione dei sigilli. Prima udienza ieri, dinanzi al giudice monocratico Grazia Scaturro, e subito un rinvio.

La vicenda riguarda un servizio realizzato a febbraio dello scorso anno sul crollo del ponte Verdura, lungo la statale 115. Secondo l'accusa inviato e cameraman avrebbero violato i sigilli apposti su ordine dell'autorità giudiziaria, accedendo all'area sequestrata. Il procedimento è scattato su segnalazione dell'Anas. Il sequestro del ponte è del 4 febbraio del 2013 e le riprese vennero effettuate qualche giorno più tardi. Una voragine si era aperta al centro del ponte Verdura, sulla statale 115, tra Sciacca e Ribera, a metà mattinata del 2 febbraio dello scorso anno. Per fortuna, dopo i primi segnali di cedimento, la strada, intorno alle 7 del mattino, era stata chiusa al traffico. «Un vero miracolo ha evitato una tragedia», dicevano i vigili del fuoco intervenuti.

L’inchiesta avviata dalla procura di Sciacca, che procede per disastro colposo, è contro ignoti. Al posto del ponte c'è una «passerella provvisoria» sulla statale 115. Un finanziamento statale di 12 milioni di euro consentirà di realizzare un nuovo ponte. Il sequestro dell'area, operato dalla procura, è durato il tempo necessario per eseguire alcuni accertamenti. Poi ci sono voluti dei mesi per la ricostruzione del ponte e la riapertura della statale 115 anche in quel tratto. G.P.

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