ROMA. Sono dieci, tra cui il direttore generale dell'ospedale Israelitico, Antonio Mastrapasqua, gli indagati nell'indagine che ipotizza una maxitruffa ai danni del Sistema sanitario. Anche due funzionari della Regione Lazio già coinvolti nel procedimento madre, non legati all'attuale amministrazione e 7 dipendenti dell'ospedale. Perquisizioni in alcuni uffici della Regione Lazio, nella sede dell'ospedale Isrealitico e in uffici di Asl. Operazione dei carabinieri su richiesta della Procura di Roma nell'ambito di una indagine su una presunta truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale. L'indagine, che questa mattina ha portato i carabinieri del Nas ad effettuare una serie di perquisizioni, è lo sviluppo dell'inchiesta che coinvolse nel gennaio scorso l'ex presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, nella sua veste di direttore generale dell'ospedale Israelitico. L'inchiesta madre riguarda fatti risalenti al 2009 quando un controllo dell'Asl Roma D su prestazioni dell'Ospedale Israelitico portò alla luce incongruenze: fatture per semplici interventi odontoiatrici per i quali venivano richiesti alla Regione rimborsi onerosi da intervento con ricovero. Dai controlli successivi emerse che tra il 2006 e il 2009 la richiesta di rimborsi alla Regione Lazio per "interventi fantasma" da parte dell'Ospedale Israelitico accadeva nella stragrande maggioranza dei casi verificati, il 94% delle cartelle cliniche. La Regione Lazio governata da Nicola Zingaretti perciò sospese il pagamento di 15,5 milioni di euro in fatture all'Ospedale Israelitico, e congelò i due protocolli d'intesa che la vecchia amministrazione stipulo' con la struttura sanitaria nel 2011 e nel 2012.