Lunedì 23 Dicembre 2024

Indagati a Siracusa, in piscina o al mercato durante l'orario di lavoro

SIRACUSA. Sono 17 dirigenti e 16 dipendenti dell'Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, tutti in servizio nel presidio dell'ex ospedale neuropsichiatrico, i 33 indagati per assenteismo dalla locale Procura. Qualcuno di loro andava in piscina, al supermercato o all'ufficio postale durante l'orario di lavoro. Il particolare della notizia, appresa ieri, è emerso durante una conferenza stampa del procuratore Francesco Paolo Giordano e del sostituto Antonino Nicastro che hanno coordinato le indagini della Guardia di Finanza. Le accuse contestate sono, a vario titolo, di falso ideologico, truffa e false certificazioni. Per 19 dei 33 indagati, inoltre, la Procura ha anche sollecitato l'interdizione temporanea dai pubblici uffici. Su questa richiesta nei prossimi giorni si pronuncerà il Gip di Siracusa. L'indagine, si è appreso oggi, risale a circa un anno fa. I vertici dell'Asp del tempo, hanno sottolineato magistrati e investigatori, hanno fornito la più ampia collaborazione. I servizi più colpiti da questa ondata di assenteismo - sono state documentate assenze di singoli dipendenti anche di 156 ore in un mese e mezzo di controlli - sono stati quelli di tossicologia, veterinaria, sicurezza del lavoro e vaccinazione. Illustrando i dettagli dell'operazione - ribattezzata «Doctor house» - gli investigatori hanno spiegato che sono stati monitorati gli uffici dell'ex Onp per 44 giorni documentando in 1.500 fotografie e circa 600 ore di video riprese, non solo i «pianisti» alle prese con l'orologio segnatempo dell'ufficio (un dipendente, a turno, strisciava il badge attestante la presenza in ufficio anche per numerosi altri colleghi invece assenti) ma anche monitorando gli spostamenti degli assenteisti seguendoli al supermercato, all'ufficio postale e pure in piscina dove invece si recavano mentre figuravano al lavoro. «Riteniamo lodevole l'azione della guardia di finanza e della Procura che ha consentito di rilevare situazioni di illegittimità all'interno dell'Azienda». Lo afferma una nota dell'Asp di Siracusa annunciando che «se comprovate dai dovuti riscontri, saranno punite consentendo di colpire quella parte residuale della Pubblica amministrazione che con il suo comportamento inficia l'attività di quanti invece adempiono quotidianamente al proprio lavoro con dignità ed onestà». «Siamo peraltro costantemente impegnati - prosegue la nota - ad assicurare la massima collaborazione a tutte le Forze dell'Ordine e alla Magistratura poichè è interesse comune, sia come cittadini che come Istituzioni, garantire il buon andamento della Pubblica amministrazione come dimostrato dalla pedissequa applicazione della normativa anticorruzione da parte di questa Azienda in tutti i settori dell'attività istituzionale». «L'Asp di Siracusa - si sottolinea dall'azienda - da tempo mantiene costantemente rapporti di collaborazione con le Forze dell'Ordine per l'accertamento e la segnalazione agli organi di competenza di situazioni illecite che possano verificarsi nel settore sanitario, con l'obiettivo di ridurre eventuali fenomeni causa di danni erariali. E ciò non soltanto nelle prestazioni lavorative del personale dipendente».

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