PALERMO. Due paginette inviate dall'Agenzia del demanio, un piccolo passo che potrebbe cambiare le sorti della missione Speranza e carità. Le riunioni e i tavoli istituzionali dei giorni scorsi sul caso Biagio Conte, che ha minacciato di chiudere la missione in cui sono ospitati circa mille poveri perché stritolata dalla burocrazia e dall'inerzia degli enti pubblici, sembrano cominciare a dare i primi frutti. L'Agenzia del demanio, infatti, è disponibile ad affittare al Comune di Palermo i locali di via Decollati, in cui opera la missione Speranza e Carità, per un corrispettivo simbolico (si stima 200 euro annui), con la conseguente assegnazione del bene alla missione. Potrebbe essere a una svolta l'intricata vicenda della titolarità del terreno e dell'immobile un tempo in uso all'Aeronautica e poi ai carabinieri, da 12 anni sede della Cittadella del povero, ma mai concessi ufficialmente alla missione. La struttura di accoglienza, pur avendo eseguito ingenti lavori di completamento e adeguamento, si è ritrovata ad essere occupante abusiva. Una situazione paradossale, che ha determinato l'assurda conseguenza di avere decine di pannelli solari, che renderebbero la missione autonoma nella produzione di energia elettrica, ma di non poterli installare perché manca appunto la regolare titolarità d'uso del bene.
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