Ci risiamo. Le urla di dolore che si sollevano ormai a ritmo tragicamente serrato davanti alle chiazze di sangue sull’asfalto delle strade siciliane, continuano a riecheggiare inascoltate nel silenzio assordante delle istituzioni preposte a dare risposte e adottare contromisure. Istituzioni che, quando non tacciono, borbottano in freddo burocratese spiegazioni non sempre convincenti e quasi mai esaustive. Un paio di esempi, solo gli ultimi. A proposito del problema della gallerie ridotte a bui antri cavernosi, oggi l’Anas ci assicura che «a settembre, quando il traffico sarà meno intenso, contiamo di far partire le opere». E ieri il Consorzio autostrade ammetteva che «ci sono tempi burocratici molto lunghi».