BRUXELLES. Due progetti "made in Italy", uno in Puglia e uno in Sicilia, sono fra i 19 vincitori del bando Ner300 dell'Unione europea dedicato alla lotta ai cambiamenti climatici con il quale sono stati assegnati fondi per un totale di un miliardo di euro distribuiti tra dodici
Paesi Ue. I fondi arrivano tutti dai proventi del mercato europeo della CO2 (Ets), che oltre a 18 progetti per la produzione di energia pulita finanzierà anche il primo progetto in Europa di cattura e stoccaggio di carbonio (Ccs) su larga scala. A incassare la fetta più grande della torta è quest'ultimo, che si aggiudica la Gran Bretagna con 300 milioni di euro, a cui ne segue uno sulle bioenergie in Svezia con 203,7 milioni. "Puglia Active Network" si aggiudica 85 milioni di euro e ha come scopo quello di dimostrare come sia possibile una gestione
"attiva" di rete e distribuzione di energia su larga scala, aumentando la possibilità di usufruire di rinnovabili. "Mazara Solar" invece potrà contare su un finanziamento di 40 milioni di euro per un impianto solare a concentrazione (CSP) innovativo della capacità di 50 MW, che sarà costruito nella Sicilia occidentale. La struttura siciliana dovrebbe produrre 534 GW nei
primi cinque anni di attività. I progetti europei selezionati, che saranno operativi entro
il 2018, consentiranno di aumentare la produzione annua di energia rinnovabile nell'Ue di quasi 8 terawatt/ora (TWh), l'equivalente del consumo elettrico annuo combinato di Cipro e
Malta. L'impianto dimostrativo del Ccs intende catturare 1,8 milioni di tonnellate di CO2 l'anno, quanto quella emessa su strada da oltre un milione di autoveicoli.
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