PALERMO. La Regione siciliana ha deciso di non firmare il contratto con EstCapital Sgr per l'affidamento della gestione del fondo immobiliare Assi, con un portafoglio di 50 milioni di euro: la scelta in seguito alla notizia dello scioglimento del management della società di Padova da parte del ministero dell'Economia e la nomina di Bankitalia dei commissari straordinari per presunte «gravi irregolarità nell' amministrazione».
Dopo la sospensione in autotutela della gara che era stata aggiudicata a EstCapital Sgr ma che adesso è stata bloccata per via dello scioglimento del managment della società veneta da parte del Tesoro e l'invio di Bankitalia dei commissari, la Regione siciliana, secondo quanto appurato dall'ANSA, sta valutando due strade per la gestione del fondo immobiliare Assi da 50 milioni: l'emissione di un nuovo bando o lo scorrimento di quello attuale. La decisione sarà presa nei prossimi giorni, anche alla luce della sollecitazione fatta dalla Cassa Depositi e Prestiti che ha chiesto informazioni alla Regione su come intenda procedere dopo lo stop al contratto con EstCapital, la 'cassaforte venetà, finita al centro di una indagine della Consob e sfociata nei provvedimenti assunti dal Tesoro e da Palazzo Koch. Nel caso dello scorrimento, la Regione valuterà l'offerta di 'Torre Sgr', la cui proposta era risultata meno conveniente rispetto a quella di EstCapital, adesso esclusa (furono le uniche due società a partecipare alla gara). Torre Sgr è controllata per il 62,5% da fondi gestiti da Fortress Investment Group Llc, e per il restante 37,5% da Pioneer Investment Management SgrpA, ssocietà del Gruppo Unicredit.