PALERMO. Non ha attesto la risposta del Csm, a cui aveva presentato un quesito sulla circolare recentemente decisa da Palazzo dei Marescialli, e ha deciso di assegnare al Pm Nino Di Matteo il nuovo filone di indagine aperto nei mesi scorsi sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. A meno di 2 mesi dalla sua scadenza dalla guida della Procura, Francesco Messineo ha deciso di confermare Di Matteo e il sostituto Roberto Tartaglia come coordinatori della nuova indagine sul patto tra pezzi delle istituzioni e Cosa nostra.
Una decisione quella del procuratore che cozza con la circolare con cui il Csm ha ristretto le maglie dell' applicazione ai procedimenti di mafia ai magistrati che, come Di Matteo, non fanno più parte, per scadenza dei termini, della Direzione distrettuale antimafia. Sulla circolare, le scorse settimane Messineo aveva posto un quesito al Consiglio superiore, ma il procuratore, evidentemente, ha deciso di non attendere la risposta di Palazzo dei Marescialli ritenendo che la nuova inchiesta fosse comunque scaturita dalla vecchia indagine già assegnata a Di Matteo.
Il nuovo fascicolo, dunque, sarà assegnato, oltre che a Di Matteo e a Tartaglia, all'aggiunto Vittorio Teresi e al sostituto Francesco Del Bene, prossimo alla scadenza dalla Dda
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