ROMA. La notte da protagonista all'Olimpico costa cara a Genny 'a carogna. Il capo dei Mastiffs della Curva A del Napoli incassa infatti il Daspo di 5 anni e la denuncia per istigazione a delinquere, partecipazione a fatti di violenza e superamento di barriere. È il pugno di ferro annunciato dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano. La minaccia del Daspo - il divieto di accedere alle manifestazioni sportive - incombe anche su chi indosserà la maglietta 'Speziale liberò, come hanno promesso di fare alcuni tifosi del Napoli per la partita di stasera con il Cagliari. In attesa, dunque, di varare un pacchetto organico di misure per contrastare il tifo violento, partono i primi provvedimenti contro i personaggi ritenuti responsabili della disastrosa serata della finale di Coppa Italia. Il bersaglio grosso è naturalmente Gennaro De Tommaso, assurto a simbolo del potere ultrà. Le immagini di Genny a cavalcioni sulla cancellata della curva - maglietta nera con la scritta 'Speziale liberò davanti e 'Libertà per gli ultras' dietro - a domare i 'suoì tifosi inferociti e poi scendere sul terreno a parlamentare con il capitano del Napoli Marek Hamsik, dirigenti dei club ed addetti
alla sicurezza per dare l'ok allo svolgimento della partita, hanno fatto il giro del mondo. Ora scatta la punizione per il capotifoso, peraltro non nuovo al Daspo (nella sua fedina anche un arresto per traffico di droga). Il provvedimento preso dai questori di Roma e Napoli vieta a De Tommaso l'accesso per 5 anni agli stadi e a tutti gli impianti sportivi italiani, dove si disputano incontri di calcio
a qualsiasi livello, sia agonistico che amichevole. Il divieto, durante le manifestazioni sportive, da 4 ore prima e 2 ore dopo, è esteso alle zone circostanti gli stadi e a tutte le aree e le vie interessate alla sosta, al transito e al trasporto dei tifosi. L'uomo è stato ritenuto responsabile della violazione delle regole su «striscioni o cartelli incitanti la violenza o recanti ingiurie o minacce» e lo «scavalcamento e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive». In sostanza per la scritta sulla maglia e avere abbandonato il settore dei napoletani. E la misura vale da subito. Genny non sarà quindi al suo consueto posto nella curva A del San Paolo stasera per la partita Napoli-Cagliari. Daspo - per tre anni - anche per un altro tifoso napoletano, Massimiliano Mantice. Proprio in occasione della partita di stasera boatos ultras indicavano l'intenzione di indossare migliaia di magliette uguali a quella di De Tommaso. La questura ha subito fatto sapere che qualora venissero esposte magliette, striscioni o qualsiasi altro elemento dai contenuti «offensivi o intolleranti che incitano alla violenza», la partita Napoli-Cagliari non comincerà o sarà sospesa. I tifosi che indosseranno la t-shirt con scritto 'Speziale liberò «saranno individuati e saranno sottoposti a Daspo», ha promesso Alfano. Plauso alla decisione dei questori arriva dal deputato Emanuele Fiano (Pd). «Serve sicuramente - spiega - mano dura per escludere dal mondo dello sport tutte le inaccettabili manifestazioni di violenza e di inciviltà e qualsiasi legame con il mondo della criminalità». Soddisfatto anche Felice Romano, segretario del sindacato di polizia Siulp. «La risposta ferma e decisa da parte dello Stato a chi utilizza lo stadio come luogo
per dare sfogo alla propria violenza - osserva - è l'unica possibile per salvaguardare lo sport ma anche l'autorevolezza dello Stato e di chi lo rappresenta».