PALERMO. Il procuratore di Palermo Francesco Messineo incontrerà lunedì mattina il presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, e il segretario regionale dell'Associazione della Stampa, Alberto Cicero. L'incontro, che Messineo ha subito accettato, era stato chiesto da Arena e Cicero dopo la decisione del capo dell' ufficio inquirente di chiudere, «allo scopo di tutelare meglio la sicurezza dei magistrati e del personale che presta servizio nel corridoio del secondo piano», una parte della Direzione distrettuale antimafia. Il presidente dell'Ordine e il segretario del sindacato avevano espresso «piena condivisione per le esigenze di tutela dei magistrati», ribadendo però «la necessità, per i giornalisti, di accedere all'interno di tutti i settori della Procura senza limitazioni di sorta, se non quelle connesse all'iscrizione all'Ordine professionale». I giornalisti - sottolineano oggi Arena e Cicero - non vanno considerati «estranei» ma come professionisti dell'informazione, che hanno necessità di andare in Procura, come gli avvocati e gli appartenenti alle forze dell'ordine, «per motivi connessi alla loro funzione». Una funzione che, esattamente come avviene per i legali, ha dignità, rilevanza sociale e tutela costituzionale. «Torneremo dunque - concludono presidente e segretario di Ordine e sindacato - a chiedere al procuratore di rivedere la circolare, consentendo l'accesso ai giornalisti, previa esibizione della tessera professionale per il riconoscimento da parte del personale addetto alla vigilanza».