Lunedì 23 Dicembre 2024

Calcioscommesse, nuovi arresti e perquisizioni: indagati anche Gattuso e Brocchi

CREMONA. Nuova operazione della Polizia contro le scommesse clandestine nel calcio: decine di agenti della squadra mobile di Cremona e del Servizio centrale operativo hanno eseguito in diverse città italiane alcune ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip della città lombarda Guido Salvini. I provvedimenti, richiesti dalla procura di Cremona, sono relativi all'ultima fase dell'inchiesta 'Last Bet', partita a giugno del 2010, che ha già portato in carcere decine di giocatori ed ex giocatori anche di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri. Oltre agli agenti della squadra mobile di Cremona e a quelli dello Sco, sono impegnati nelle perquisizioni diversi uomini delle questure interessate. Gli arresti sono stati eseguiti a Milano, Bologna, Rimini, Messina.
QUATTRO ARRESTI, IN CARCERE ANCHE I DUE MISTER X. Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip Guido Salvini. In particolare, agli arresti sono finiti Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, soggetti che i calciatori coinvolti nel corso delle precedenti fasi dell'inchiesta avevano identificato come'Mister X'. I due, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano il collegamento tra il mondo delle scommesse clandestine e i giocatori e le società di calcio.  Spadaro, secondo l'accusa, sarebbe legato al giro dei 'bolognesi' di Giuseppe Signori mentre Francesco Bazzani avrebbe avuto collegamenti sia con i commercialisti dell'ex bomber della Nazionale, Bruni e Giannone (entrambi finiti in carcere in una delle precedenti fasi dell'inchiesta), sia con Almir Gegic, uno dei leader del gruppo degli zingari. Le altre due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di Cosimo Rinci, amico di Spadaro e dirigente del Riccione calcio nonché in contatto con l'ex presidente dell'Ancona calcio Ermanno Pieroni (anche lui coinvolto nella prima fase dell'inchiesta) e Fabio Quadri, considerato il factotum dello stesso Spadaro.
INDAGATI ANCHE GATTUSO E BROCCHI. L'ex giocatore del Milan e campione del mondo a Berlino, Gennaro Gattuso, e l'ex giocatore della Lazio Cristian Brocchi sono indagati nell'ambito del nuovo filone d'inchiesta sul calcioscommesse. Secondo quanto si apprende, l'accusa ipotizzata nei loro confronti dalla procura di Cremona è associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Gattuso, dopo esser stato esonerato dal Palermo, è stato allenatore del Sion, in Svizzera; Brocchi, che oltre alla Lazio ha giocato con Milan, Inter e Verona, attualmente ricopre l'incarico di allenatore delle giovanili del Milan. Nei confronti di entrambi sono state eseguite dalla polizia delle perquisizioni.
 "In questo momento è importante non tirare alcun tipo di conclusioni, ma bisogna capire come vengono fuori questi nomi". Ha aggiunto Andrea D'Amico, procuratore di Rino Gattuso, intervenendo a Sky Tg24, a proposito del coinvolgimento del proprio assistito nel filone cremonese dell'inchiesta sul Calcioscommesse, che stamattina ha portato a quattro arresti.  "Bisogna capire come certi nomi vengono fuori - ha sottolineato - gli inquirenti stanno lavorando e verificheranno tutto. Prima di arrivare a tirare delle conclusioni, bisognerà verificare. Quando vengono fuori queste notizie, l'eco che ne deriva è importante; nell'ipotesi che non vi siano responsabilità, successivamente l'eco è sempre minore. Bisogna aspettare un attimo, per capire le circostanze e i contorni, prima di dare giudizi".  "In passato altre persone si sono viste escludere dalle indagini - ha aggiunto -: secondo me è doveroso stare in attesa e capire gli sviluppi".
GATTUSO: "IO ARRABBIATO E OFFESO" - «Sono arrabbiato e offeso». Così
Gennaro Gattuso commenta il suo coinvolgimento nell'inchiesta di Cremona sul calcioscommesse. L'ex del Milan e della nazionale, intervistato da SportMediaset alla stazione di Milano, è indagato. 'Sono sereno e vado a chiarire tutto. Non voglio avere
macchie sulla mia carriera. Non ho mai scommesso in vita mia.

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