ROMA. Indagando sulle società di calcio la Guardia di Finanza ha rilevato una situazione di "squilibrio gestionale sul piano economico-finanziario" nonostante i club abbiano visto aumentare gli introiti attraverso gli incassi delle manifestazioni sportive, le sponsorizzazioni e i diritti televisivi. Lo si apprende da fonti qualificate secondo le quali non è affatto escluso che possano aver fatto ricorso ad "operazioni finanziarie illecite".
Il blitz di oggi, spiegano le fonti, è riconducibile ad un fenomeno "generalizzato" nel mondo del calcio: la progressiva lievitazione degli oneri d'ingaggio dei giocatori, che va di pari passo con la necessità delle società di assicurarsi i calciatori migliori. Ecco perché l'indagine, che al momento non vede calciatori indagati, punta a chiarire diversi aspetti dell'operatività delle società dal punto di vista fiscale e tributario: dai rapporti tra club, calciatori e agenti alle modalità di trasferimento dei giocatori, dall'attività di intermediazione svolta dai procuratori alle operazioni di compravendita e di rinnovo dei rapporti contrattuali, dai diritti di opzione alla gestione del patrimonio aziendale; dalle modalità di inserimento nel bilancio dei giocatori professionisti alle eventuali transazioni tra società con le cosiddette finalità 'spalma-debiti', dal trattamento tributario delle operazioni di acquisto e cessione agli eventuali fenomeni di 'estero-vestizione', fino all'attività di 'scouting' e alla gestione dei diritti d'immagine e televisivi.