PALERMO. Un decespugliatore, una bicicletta elettrica e attrezzi per il giardinaggio e per la manutenzione sono stati rubati la notte scorsa nella struttura polivalente sportiva, realizzata dal centro di accoglienza Padre Nostro dando vita a uno dei sogni che padre Pino Puglisi aveva coltivato per il quartiere Brancaccio. «A un mese esatto dalla cerimonia di beatificazione di padre Pino, - dice Maurizio Artale, presidente del centro - un altro sfregio viene inflitto alla sua opera, cercando di sfiancare i volontari e gli operatori che da vent'anni portano avanti il lavoro da lui iniziato». «Il centro riesce a offrire numerosi servizi anche grazie ai tanti detenuti che vi lavorano, scontando la loro pena in maniera alternativa alla carcerazione. - prosegue - Credo che vi sia un tentativo di voler screditare il loro lavoro e il loro impegno; qualcuno vuole rigettare tra le grinfie della mafia queste persone e quanti si affidano all'opera di padre Puglisi». «Continueremo ad avere fiducia negli organismi della Giustizia, affinchè, - dice - prima o poi, qualcuno venga messo davanti alle proprie responsabilità».
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