Domenica 05 Maggio 2024

Fratellini avvelenati a Naro: c'è la pista dolosa

NARO. Nessuna fatalità, ma omicidio: è  questa l'ipotesi della procura di Agrigento che ha aperto un  fascicolo sulla morte di Sebastian Lupescu, il bambino di 5 anni  deceduto ieri nell'ospedale Papardo di Messina, dove era stato  ricoverato lo scorso 8 marzo per avvelenamento, insieme ai suoi  due fratellini di 7 e 10 anni. Per i magistrati non ci sarebbero  più dubbi sul fatto che qualcuno, una settimana fa, ha lasciato  davanti alla porta di casa della famiglia romena - che vive a  Naro, nell'Agrigentino - un sacchetto di plastica con dentro una  bottiglia di vino e una scatola di cioccolatini, alimenti ai  quali era stato aggiunto un pesticida dagli effetti rivelatesi  letali.      I carabinieri, ai quali l'aggiunto della procura di  Agrigento, Ignazio Fonzo, ha delegato le indagini, oggi hanno  sentito di nuovo i genitori dei bimbi e hanno ricostruito quanto  accaduto lo scorso 8 marzo. I vicini, allertati dalle urla della  madre dei piccoli, hanno provveduto a soccorrere i tre  fratellini e a condurli al pronto soccorso del più vicino  ospedale, a Canicattì (Agrigento), da dove sono stati poi  trasferiti al più attrezzato Papardo di Messina. L'aiuto  tempestivo offerto dai vicini, esclude, secondo gli  investigatori, un loro possibile coinvolgimento; mentre si  affaccia l'ipotesi di una vendetta privata - forse nei confronti  del padre - dietro il recapito di quei cioccolatini e di quel  vino avvelenati.      Poco dopo il ricovero si era sparsa la voce che  l'avvelenamento fosse stato causato dall'ingestione, magari  accidentale, di metanolo, una sostanza spesso utilizzata dalla  comunità romena e dagli immigrati dell'Est europeo per produrre  alcolici in casa; ma ieri sera è venuta fuori la verità: i  dolci e il vino contenevano probabilmente un erbicida,  facilmente reperibile nelle numerose aziende agricole della  zona. L'analisi sui campioni di cioccolatini e di vino, trovati  in casa dei Lupescu, sono stati eseguiti dagli esperti del  centro antiveleni di Caltanissetta, che hanno rilevato la  presenza della sostanza tossica in quantità tali da provocare  grave avvelenamento o morte. E, infatti, Sebastian non ce l'ha  fatta, mentre i suoi fratellini, Alexandro e Inonut, secondo  quanto affermato oggi dai medici, stanno meglio e sono fuori  pericolo. 

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