PALERMO. Il procuratore della Corte dei Conti, Guido Carlino, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario ha puntato il dito verso la cattiva gestione degli enti locali in Sicilia. «In molti di tali enti - ha sostenuto - sono presenti gravi situazioni di squilibrio nei conti, determinate anche da una crescente massa di debiti fuori bilancio. La Procura è impegnata nella individuazione di danni sottesi ad indebitamento non consentito nonchè nel perseguimento di atti elusivi del patto di stabilità e nella individuazione di responsabilità soggettive nella determinazione del dissesto finanziario». Sulla gestione del personale, Carlino ha evidenziato i danni accertati in ordine ad assunzioni illegittime e a inadempienze di vario tipo nello svolgimento della attività lavorativa e ha
fatto riferimento anche a indagini sull'affidamento di consulenze ovvero di incarichi dirigenziali esterni, conferiti in carenza di adeguati requisiti professionali in capo ai nominati e senza previa verifica dell'esistenza di professionalità interne. Carlino ha puntato il dito anche sul fronte della riscossione di entrate e tributi. Il procuratore ha segnalato danni a carico di agenti della riscossione nonchè di privati incaricati di riscuotere entrate per conto della pubblica amministrazione nonchè di tesorieri degli enti. «In materia di appalti o di forniture, abbiamo più volte segnalato - ha affermato - l'ipotesi di inadeguata cura degli interessi erariali nell'esecuzione dei contratti pubblici». Un ampia parte della relazione è stata dedicata alla sanità. Sono stati segnalati dalla Procura della Corte dei Conti illeciti di vario tipo nelle procedure di acquisizione di beni e servizi, nella attività professionale extra moenia e nel conferimento di incarichi nonchè casi di «malasanità» per danni da erronea diagnosi ovvero da interventi chirurgici non correttamente eseguiti.