ROMA. Il ponte sullo Stretto di Messina "non è una storia di sprechi, ma un'impresa che ha portato all'Italia ed alla comunità scientifica internazionale uno straordinario bagaglio di conoscenze multidisciplinari, riconosciute e ricercate in tutto il mondo". Così ingegneri e architetti di tutto il mondo chiedono, con un'inserzione sul Corriere della Sera, di non disperdere "un patrimonio di conoscenze altrimenti impensabili".
"Siamo consapevoli - scrivono professionisti del calibro di Daniel Libeskind e Allan Larsen - che non spetta alla Scienza e all'Ingegneria stabilire se costruire un ponte o meno, ma compete loro difendere un progetto se infondatamente bistrattato con conseguenze che potrebbero determinare la dissipazione di un grande patrimonio ingegneristico, scientifico e socioeconomico ad oggi consolidato in un progetto definitivo".