PALERMO. Quasi due secoli di carcere sono stati inflitti a Palermo a 25 tra boss e gregari del mandamento di Pagliarelli e della famiglia mafiosa del Borgo Vecchio, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa ed estorsioni. Cinque gli assolti. Cinque persone sono state assolte. L'operazione che portò al loro arresto nel 2011 nacque dall'indagine, denominata «Hybris». Tra i condannati, col rito abbreviato, dal gup Giangaspare Camerini anche il capomafia palermitano Gianni Nicchi che ha avuto 10 anni di carcere. Gli altri imputati sono: Michele Armanno condannato a 16 anni, Giovanni Adamo a 10 anni e 4 mesi, Vincenzo Annatelli a 6 anni e 8 mesi, Domenico Bellino a 12 anni, Antonino Bertolino a 7 anni, Giovanni Castello a 14 anni, Salvatore D'Ambrogio a 8 anni, Luigi Giardina, cognato di Gianni Nicchi, a 3 anni e 3 mesi (per Giardina, difeso dall'avvocato Giovanni Castronovo, il reato di associazione mafiosa è stato derubricato in favoreggiamento aggravato). A Maurizio Lareddola sono stati inflitti 14 anni, ad Alessandro Longo 4 anni e 8 mesi, a Gioacchino Martorana 9 anni, a Salvatore Mirino e Mariano Morfino 6 anni e 8 mesi, a Vincenzo Di Gaetano 10 anni, a Giovanni Tarantino 6 anni e 8 mesi, a Giampiero Scozzari 12 anni, a Paolo Suleman, a Marcello Viviano 10, a Giuseppe Zizo 6 anni e 8 mesi, a Filippo Burgio 3 anni e 8 mesi, a Davide Pagliaro 3 anni, a Francesco Russo 2, a Simona Scarici 2 anni e 8 mesi, ad Antonino Lo Sciuto 2 anni. Assolti Alessandro Costa (difeso dagli avvocati Michele Giovinco e Domenico La Blasca), Giuseppe Orofino (difeso dall'avvocato Angelo Formuso), Alessandro Sansone (difeso dall'avvocato Michele Giovinco), Carmelo Bongiorno (difeso dall'avvocato Debora Speciale), Giuseppe Spatafora (difeso dall'avvocato Marcello Montalbano).