Lunedì 06 Maggio 2024

“Aiutò i boss Di Gati e Falsone”, confisca un agrigentino

AGRIGENTO. Beni per un milione di euro, sono stati confiscati dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Agrigento a Antonio Bellavia, ritenuto elemento di spicco di Cosa nostra che, dal 2001 al 2007, avrebbe favorito le latitanze di Maurizio Di Gati e Giuseppe Falsone.
Il provvedimento, disposto dal Tribunale, riguarda rapporti bancari, undici appezzamenti di terreno, due ville e un fabbricato di quattro piani. Secondo l'accusa, Bellavia avrebbe garantito la latitanza di Di Gati, provvedendo al suo mantenimento logistico e alla consegna di messaggi e direttive verso altri associati, governando per conto degli stessi latitanti attività economiche e lavori in subappalto.
Le indagini della guardia di finanza erano cominciate nel 2008 su richiesta dalla Procura di Agrigento.

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