
PALERMO. L'ex ministro della Giustizia Giovanni Conso è indagato per false informazioni a pubblico ministero nell'ambito dell'inchiesta condotta a Palermo sulla trattativa tra Stato e mafia. Sentito dai pm sulla revoca del carcere duro a oltre 300 mafiosi, disse di «avere agito in solitudine», versione che non ha convinto i magistrati.
3 Commenti
Salvatore
13/06/2012 18:03
Uno che firma oltre 300 revoche di carcere duro a mafiosi non agisce mai da solo. In ogno caso i veri colpevoli sono coloro che a suo tempo hanno nominato un incompetente ministro della giustizia.
DANILO LO NIGRO
13/06/2012 18:05
la vera mafia e' la politica corrotta!!!!piu' forza alle forze armate!!!! viva l'arma dei carabinieri!!!!
zu pè
13/06/2012 23:35
bisogna aprire le celle del carcere chiuderli e far sparire le chiavi sine die...