Giovedì 02 Maggio 2024

Mafia, D’Alì sceglie il rito abbreviato

PALERMO. Il senatore del Pdl Antonio D'Alì ha chiesto di essere processato col rito abbreviato. L'ex sottosegretario all'Interno è accusato di concorso in associazione mafiosa. L'udienza si terrà, davanti al gup di Palermo Giovanni Francolini, il 3 ottobre prossimo.    
La sentenza è attesa per il 18 ottobre. D'Alì, che è accusato di avere avuto rapporti con le cosche trapanesi, è difeso dagli avvocati Gino Bosco e Stefano Pellegrino. Il gup, accogliendo l'istanza della difesa, ha respinto per difetto di legittimazione, la richiesta di costituzione di parte civile di cinque associazioni: Libera, Io non pago il pizzo, Centro Pio La Torre, Antiracket Marsala e Antiracket Castellammare.
 "Ho scelto il rito abbreviato perché voglio uscire subito da questa vicenda – ha detto D’Alì –. Non ho motivo di temere nulla e gli atti depositati al processo, infatti, certificano la mia estraneità ai fatti contestati. Spero che al più presto questo processo venga chiuso e venga dimostrata la mia innocenza".

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