MESSINA. Il Movimento Cristiano Lavoratori di Messina manifesta contrarietà alla recente decisione del TAR di Catania che autorizza l’apertura nei giorni festivi degli esercizi commerciali di Messina e ribadisce le motivazioni che si oppongono all’estensione del lavoro festivo anche in attività che non lo necessitano dal punto di vista tecnico-produttivo e in servizi non di sostanziale utilità pubblica.
E’ evidente che la perdita del giorno comune di festa, che ha radici millenarie nella cultura civile e religiosa del nostro popolo, si ripercuote pesantemente e negativamente, sia sulla vita delle famiglie, sia su quella delle comunità civili e religiose, alimentando un pericoloso processo di frammentazione e disgregazione sociale.
Si tratta di una decisione lesiva di basilari esigenze umane e di beni primari della collettività garantiti dalla Costituzione Italiana e da quella Europea, rappresenta un vulnus alla famiglia che costituisce una istituzione fondamentale della società e si sta dimostrando una risorsa fondamentale e il solo ammortizzatore sociale per affrontare i problemi più drammatici della crisi epocale che stiamo vivendo, e apporta una profonda una modificazione del nostro modello di vita, che viene sacrificato sull’altare dell’economia e del consumismo.
Il tempo comune di festa è un valore e un bene comune che lo Stato deve tutelare per ogni persona che può sviluppare la propria personalità primariamente attraverso le relazioni familiari e amicali e la partecipazione alla vita delle formazioni sociali intermedie (gruppi, associazioni, comunità, aggregazioni della società civile ecc.) nel tempo comune di astensione dal lavoro.