PALERMO. Raccolta differenziata «porta a porta» che funziona a singhiozzo: in viale Strasburgo partirà così un esperimento tra i commercianti per migliorare il servizio. Nella sesta area coinvolta nel progetto non è mai andata a buon fine la raccolta né tanto meno si sono registrati dei buon risultati, piuttosto il contrario: cumuli di sacchetti, vere e proprie mini discariche ai piedi delle campane verdi del vetro, bidoni utilizzati come cassonetti indifferenziati. Eppure, i palermitani non vogliono tornare al sistema tradizionale, E l’Amia attende anche un finanziamento dalla Regione per ampliare il «porta a porta» al centro storico.
Tra i virtuosi della differenziata ci sono i negozianti di viale Strasburgo, dove partirà un progetto sperimentale lunedì prossimo al di fuori del quadrilatero coinvolto dal «porta a porta». Si tratta di un ulteriore servizio di ritiro cartone dedicato alle utenze commerciali di viale Strasburgo, tra via Svizzera e l'incrocio di via Belgio. Il ritiro del cartone avverrà dopo le ore 14 e sarà quotidiano. Inoltre, in via sperimentale anche per la plastica l'azienda ha intenzione di procedere da una a due volte a settimana al ritiro. Il progetto è stato annunciato ieri mattina dall’Amia alla trasmissione «Ditelo a Rgs», in risposta alle richieste di efficienza della gente.
Non è d'accordo ad un dietrofront del sistema, ad esempio, Luigi Perniciaro, che vive in via Brigata Verona, una delle prime strade dove è partito: «Proporrei che per i rioni che risultano poco o niente sensibili alla raccolta differenziata, si possa disporre un aggravio della Tarsu con contestuale sconto per i residenti dei quartieri virtuosi». Però Nicola Gervasi, direttore di Amia, sottolinea: «Parlare di incentivi ancora mi sembra precoce, è un passo da fare dopo che il ”porta a porta” prenderà piede. Non sono d'accordo nel tornare al sistema tradizionale, piuttosto bisogna controllare ed educare la gente». A maggiori controlli fa appello anche Achille Maggio, che da via delle Croci segnala a Ditelo a Rgs le irregolarità commesse da alcuni negozi. Si riferisce in particolare a cartoni e imballaggi lasciati sul marciapiede.