MARSALA. Viene meno un alibi per Jessica Pulizzi, imputata davanti al Tribunale di Marsala per concorso nel sequestro della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (Tp) il primo settembre 2004. Tra le carte dell'Asp di Trapani non c'é traccia della richiesta di rimborso per le analisi del sangue, il cui prelievo - secondo quanto dichiarato sia dalla madre, Anna Corona (indagata, sempre per concorso nel sequestro, in un altro filone d'inchiesta), che dalla dottoressa Antonietta Di Liberti, biologa, titolare di un laboratorio analisi cliniche di Mazara - sarebbe stato effettuato proprio la mattina in cui sparì la bambina. Lo scorso 6 dicembre, in aula, la Di Liberti dichiarò che Jessica (sorellastra di Denise), la mattina del primo settembre 2004, si era recata nel suo laboratorio di analisi per eseguire il prelievo "tra le 10 e le 11". Denise sparì tra le 11,30 e le 11,45 circa. A provare l'affermazione nessuna registrazione certa della prestazione. Il registro, infatti, non si trova più e il pc, secondo la biologa, si sarebbe guastato. La Procura di Marsala ha dunque disposto un accertamento nell'Asp, per verificare l'eventuale esistenza della richiesta di rimborso delle asserite analisi del sangue. Nella documentazione dell'Asp, però, non c'é traccia della richiesta. Non c'é prova che Jessica Pulizzi, la mattina del primo settembre 2004, poco prima del sequestro, si sia davvero recata nel laboratorio di analisi cliniche della Di Liberti.
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