PALERMO. "Troviamo giustificato l'allarme lanciato da Confindustria, al quale dovrà darsi grande attenzione". Lo ha detto il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo, a margine della manifestazione 'Con gli occhi di Paolo', dedicata al giudice Borsellino.
Il riferimento è al rischio di infiltrazioni mafiose nella cosiddetta protesta dei 'Forconi', con il blocco attuato dai camionisti in tutta la Sicilia. L'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi da Confindustria e da altre associazioni. "Se Confindustria ha questa cognizione del problema - ha aggiunto Messineo - la situazione è della massima serietà".
RUSSO: SERVE PATTO LEGALITA'. "Quando 12 organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori e di categoria - le più importanti e con il maggior numero di associati - denunciano la possibile infiltrazione della criminalità nella protesta dei Tir, le istituzioni regionali hanno il dovere di esprimersi con chiarezza". Lo dice l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Pier Carmelo Russo, rispondendo al grido d'allarme lanciato ieri dal mondo imprenditoriale.
"E, sempre per dovere di chiarezza - aggiunge - si deve rilevare che la protesta, pur comprensibile nelle sue ragioni, é scattata con inconsueta durezza nei confronti di un governo nazionale che, assunti importanti impegni solo pochi giorni fa, già comincia ad attuarli, a differenza di quanto accaduto in precedenza".
"Va da sé - conclude - che quanto fino ad oggi fatto dal governo Monti non può essere considerato né esaustivo delle iniziative necessarie, né pienamente soddisfacente. Perciò, nelle prossime ore, convocherò una riunione per definire le ulteriori linee di rivendicazione con tutte le organizzazione di settore. Tutte, nessuna esclusa ovviamente, sempre che ognuna di essa sottoscriva un patto di legalità, con il quale ci si impegni a denunciare infiltrazioni della criminalità nella protesta e nella stessa gestione del settore".
'FORCONI' CONTRO LO BELLO, VIA A SCIOPERO FAME. "Sono gravi le dichiarazioni da parte di Confindustria Sicilia, per questo inizio lo sciopero della fame". Lo scrive, in una nota, Martino Morsello, uno dei rappresentanti dei Forconi di Palermo.
"Con sdegno - spiega - il nostro movimento denuncia una campagna denigratoria del presidente degli industriali siciliani, Ivan Lo Bello, e di tutti i rappresentanti di categoria, per le gravi dichiarazioni diffamatorie rese alla stampa, dove parlano di infiltrazioni di mafia dietro il Movimento dei forconi. Ivan Lo Bello e i rappresentanti dei sindacati, che si sono macchiati di questa infame accusa, facciano i nomi e dimostrino quanto da loro dichiarato e si assumano la grave responsabilità di simili infamanti accuse e di non essere omertosi di fronte alla popolazione siciliana che é stata ridotta alla fame dalla classe politica, dalla burocrazia con la complicità dei sindacati e della grande industria".
"Inizierò da stamattina lo sciopero della fame, per sensibilizzare e portare a conoscenza a milioni di italiani che hanno dimostrato solidarietà, condividendo le scelte del Movimento dei forconi", conclude.
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