PALERMO. Era stato accusato di abuso d'ufficio in concorso con il presidente e il vice presidente della società Gesip: i pm sostenevano che avesse fatto pulire, in occasione del battesimo della figlia, la strada in cui si sarebbe dovuta tenere la cerimonia. Oggi, però, il sindaco di Palermo Diego Cammarata, è stato prosciolto in udienza preliminare. Scagionati anche gli altri due imputati Giacomo Palazzolo e Stefano Mangano. Secondo l'accusa, rappresentata dal pm Laura Vaccaro, il sindaco avrebbe approfittato del suo ruolo istigando l'azienda, una partecipata del Comune, a ripulire la strada Salita del Convento, a Baida, in cui la figlia del primo cittadino doveva essere battezzata. Per sostenere l'abuso l'accusa aveva fatto rilevare che si trattava di una strada privata e quindi la pulizia non rientrava nelle competenze della Gesip. I legali, gli avvocati Giovanni Rizzuti e Giovanni Di Benedetto, hanno invece sostenuto che si trattava di una strada aperta al transito pubblico e che non c'era, comunque, alcuna prova delle pressioni fatte dal sindaco sull'azienda.