Venerdì 03 Maggio 2024

Formazione, cassa integrazione per 1.600 lavoratori

PALERMO. Scatta la corsa alla cassa integrazione in deroga per almeno 1.600 lavoratori della formazione professionale. Gli enti più grossi - Anfe, Cefop e Ial - hanno già avanzato la richiesta al ministero del Lavoro. E ora si apre la trattativa per adeguare il più possibile la cassa integrazione alle esigenze del settore.
Trattativa difficile perchè le regole in vigore a livello nazionale possono solo essere integrate dalla Regione. Il trattamento base della cassa integrazione - spiega Ketty Gangemi dello Ial Cisl - prevede un assegno da 850 euro elevabile a 1.024. La Regione ha un fondo di garanzia dal budget di 7 milioni che può essere usato per erogare un trattamento accessorio per portare l’assegno all’80% dell’ultima retribuzione, cioè fino a circa 1.200 euro. Il dubbio riguarda i tempi e le procedure di attivazione. Ieri in assessorato il dirigente Ludovico Albert ha incontrato i sindacati per mettere a punto un percorso. Lo Ial nel frattempo ha chiesto al ministero di poter far scattare in modo retroattivo la cassa integrazione: partendo dunque da aprile e non da agosto. Ipotesi difficilmente percorribile dal punto di vista normativo.
E così la Uil, con Giuseppe Raimondi, chiede di avere al più presto «certezze per tutti i lavoratori in esubero, sia quelli che sono stati messi fuori dagli enti da gennaio a giugno sia quelli che sono in questa situazione da meno tempo». La Uil chiede anche «certezze sui finanziamenti». Il riferimento è ai 60 milioni promessi da Lombardo. E oggi sarà proprio il presidente a incontrare Cgil, Cisl e Uil. Intanto la Procura della Corte dei conti starebbe indagando sugli enti dopo un esposto del Codacons e dei «Ribelli rompiscatole» sui parlamentari siciliani che hanno parenti nel settore.

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