
PALERMO. Anche i gestori dei cinema pagano il pizzo a Palermo. E' quanto emerge dall'inchiesta "Hybris" dei carabinieri che ha portato al fermo di 35 presunti mafiosi ed estortori e alla notifica di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere a capimafia come Gianni Nicchi, già detenuti. Gli investigatori hanno ricostruito la mappa del pizzo
nella zona di corso Calatafini, Pagliarelli, Porta nuova, Ballarò.
I mafiosi appena vedevano un ponteggio su un edificio, indice di lavori di ristrutturazione in corso, si presentano alla ditta edile per chiedere la tangente. Pagavano soldi alla mafia, oltre a decine di piccole e grandi ditte edili, il cinema "Marconi", "Daniel pizza", la palestra "Oxygen", la "Citta del mobile", il distributore Q8 di via Platania, la ditta "Levantino group" che si occupa di noleggio di grosse macchine per l'edilizia, il "Max bar", "la pasticceria Marsicano".
I mafiosi cercavano di trarre profitto da tutti gli affari di cui venivano a conoscenza come il tentativo di vendita di un negozio di alimentari nel mercato di Ballarò o l'acquisto di
magazzini in corso Calatafimi da parte di un venditore di auto di Monreale. Dall'inchiesta emerge anche che alcuni imprenditori hanno denunciato le intimidazioni e i tentativi di estorsione.
6 Commenti
Ayeye
12/07/2011 21:47
Ritengo che fornire la cittadinanza della lista completa degli esercizi commerciali che pagavano il pizzo sia necessaria. Così possiamo scegliere di non andare mai più in questi esercenti.
ciccio
13/07/2011 08:52
molti degli arrestati sono anche "proprietari" di esercizi commerciali...in mano alla mafia naturalmente. a me ovviamente non mi vedono piu. già da domani. fate skifo!
palermitana
13/07/2011 09:45
giuseppe zizo l'ho visto spesso seduto alla cassa della "antica gelateria Lucchese" di c.so calatafimi 652, ma naturalmente la stessa è intestata ad una donna, mica a lui, mafioso estortore
ROSSELLA DI MARCO
13/07/2011 12:05
FATELI MARCIRE IN CARCERE SONO SOLTANTO LA FECCIA DELL'UMANITA'
xman
13/07/2011 13:27
Ritengo sia necessaria un'azione di tabula rasa, si inizia dal basso fino ai grandi "capi". Poi ci si lamenta se Palermo affonda sempre più. Palermitani, dobbiamo ribellarci se non vogliamo vedere il futuro della ns bella terra nelle mani di schifosi uomini che pur di avere soldi che non potranno mai godersi, vendono la propia dignita e quella dei propri cari.
gigi
15/07/2011 19:02
Tutti noi palermitani che crediamo nella legalità, chi sa di persone che sono collusi e mafiosi dovrebbe denunciare alla Magistratura o alle Forze dell'Ordine, solo cosi possiamo aiutare i nostri figli ad una nuova era di Legalità