Martedì 07 Maggio 2024

Dall'America a Palermo, studenti contro la mafia

PALERMO. Al lavoro nelle vigne palermitane, lontani dalla loro casa, dagli Stati Uniti. E tutto per scoprire da vicino i luoghi della mafia e schierarsi concretamente dalla parte dell’antimafia. Ci hanno pensato sedici studenti della Syracuse University del New Jersey, nello stato di New York, da maggio ospitati a Firenze nella sede italiana dell’ateneo, che mercoledì sera, al termine del corso estivo in Storia della mafia, sono arrivati in città per fare antimafia sociale. Quattro giorni attraverso i luoghi-simbolo della lotta a Cosa Nostra, trascorsi incontrando i testimoni diretti del contrasto all’illegalità.
Prima tappa del viaggio un incontro con Pina Maisano Grassi, vedova dell’imprenditore Libero Grassi: “E’ stato un momento commovente – racconta Natalia Piombino, insegnante e accompagnatrice del gruppo di studenti –. I ragazzi le hanno chiesto come è riuscita a continuare a vivere nello stesso appartamento e nella stessa città, nonostante la tragedia e la nostalgia. Lei ci ha mostrato le foto del marito, è stato un incontro bellissimo”. D’obbligo poi il pranzo alla focacceria San Francesco e l’incontro con i giovani di Addio Pizzo, mentre da venerdì e fino a ieri mattina, gli studenti hanno trascorso parecchie ore nelle vigne gestite dalla cooperativa Lavoro e non solo, che sorgono su terreno confiscato alla mafia in zona Torre di Fiore, a Corleone. Il viaggio dei sedici ragazzi è continuato ieri pomeriggio con una visita a Portella della Ginestra e un incontro con i superstiti della strage e si è concluso ieri, prima della partenza in serata, con una visita nella casa di Peppino Impastato, a Cinisi.

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