GELA. Continuano le indagini dei carabinieri per rintracciare un uomo di circa 40 anni, proprietario di un podere confinante con il terreno di Filippo Militano, l'agricoltore di Licata ucciso, ieri, con la moglie e il figlio di 13 anni, a colpi di pistola.
Gli autori della strage, avvenuta nella villetta delle vittime, in contrada "Desusino", nel territorio di Butera (Caltanissetta), a circa 15 km da Gela, non hanno ancora un nome e un volto.
"Cerchiamo il confinante di Militano, irreperibile da due giorni - ha detto il maggiore Alessandro Magro, del comando territoriale dei carabinieri di Gela - per interrogarlo sui suoi rapporti con l'agricoltore assassinato: ma non è ritenuto l'autore della strage".
Ma ai carabinieri di Licata un uomo si sarebbe presentato, subito dopo il massacro, indicando proprio nel 40enne, oggi ricercato, l'autore del triplice omicidio dicendo: "Ha commesso una follia, andate a prenderlo". Circostanza, questa, non confermata ma nemmeno smentita dagli inquirenti. E ora circola anche la voce che il sospettato sia stato fermato, ma la notizia verrebbe tenuta segreta per non suscitare la reazione dei parenti delle vittime.
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Un testimone accusa un vicino quarantenne. I carabinieri: “Cerchiamo il confinante di Militano per interrogarlo sui suoi rapporti con l'agricoltore assassinato: ma non è ritenuto l'autore della strage”
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