PALERMO. A oltre due anni dall'incendio che scoppiò sul traghetto "Vincenzo Florio" della Tirrenia che andava da Napoli a Palermo, la Procura ha annunciato questa mattina, durante l'udienza in cui si sarebbe dovuta esaminare la perizia tecnica disposta dal gip Luigi Petrucci, l'apertura di un nuovo fascicolo d'indagine. La seconda tranche dell'inchiesta dovrà accertare eventuali responsabilità per il mancato spegnimento tempestivo del rogo scoppiato nel garage della nave. Il perito del gip e il consulente della Procura hanno infatti scoperto che i ventilatori dell'impianto antincendio erano stati montati al contrario: gli impianti che dovevano spingere lo schiumogeno dentro la pancia della motonave Tirrenia, dunque, in realtà lo buttavano in mare. Il 20 ottobre la relazione tecnica sarà depositata e il 26, davanti al gip, sarà sentito il perito della Procura, l'ingegner Barcellona. Per il rogo della nave, tra il 28 e il 29 maggio del 2009, sono finora indagati due camionisti, conducenti dei mezzi da dove sarebbe partito il fuoco, il comandante Aurelio Oliviero, il direttore di macchina Pasquale Cummaro e il primo ufficiale di macchina Gaetano Veniero. A bordo c'erano 513 passeggeri e 53 componenti dell'equipaggio, che furono evacuati con delle scialuppe di salvataggio.