Lunedì 13 Maggio 2024

Fisco, in Sicilia caccia agli evasori

PALERMO. Balzo in avanti nella lotta all'evasione fiscale in Sicilia. Nel 2010 l'Agenzia delle Entrate  ha svolto oltre 60 mila controlli per un totale di un miliardo e 38 mila euro di maggiori imposte accertate e incassato  517,2 milioni di euro, con un incremento del 18,4 % rispetto al 2009. E' quanto emerso  nel corso della conferenza stampa sui risultati raggiunti nella lotta all'evasione fiscale, che si è svolta presso la direzione regionale dell'Agenzia dell'entrate a Palermo. L'isola si colloca all'ottavo posto tra le regioni italiane nella lotta all'evasione  fiscale.
In particolare nelle casse dell'erario sono entrati 312,6 milioni di euro (+ 26,5% rispetto al 2009) da attività di liquidazione, i restanti 204,6 milioni, invece, sono stati riscossi grazie ad attività di accertamento( + 7,8%). Nel 53% dei casi le somme ricosse (278,8 milioni) provengono da versamenti diretti dei contribuenti, controlli per i quali i contribuenti hanno scelto di pagare nell'immediato; il restante 47%, invece,  è stato riscosso con l'invio di cartelle esattoriali. L'aumento rispetto al 2009 è stato del 21% per i versamenti diretti; del 15,5%, invece, nel caso di iscrizione a ruolo delle somme dovute.
La strategia anti-evasione è stata incentrata un'attenta analisi del territorio e dei soggetti da sottoporre a controllo ha permesso  all'Agenzia delle Entrate siciliana di realizzare 60.272 accertamenti su imposte dirette, Iva e Irap, che hanno portato alla luce un miliardo e 38 mila euro di maggiore imposta accertata. I controlli hanno riguardato oltre 40mila persone fisiche, 19 mila imprese di piccole dimensioni (con un volume d'affari inferiore a 5mln di euro) e quasi mille imprese di medie dimensioni (con volume d'affari compreso tra 5 milioni e 100 milioni). Nella rete del Fisco sono finite anche 20 grandi aziende (volume d'affari superiore a 100 milioni di euro), di cui 15 hanno già regolarizzato la propria posizione fiscale.  
Per il direttore regionale dell'Agenzia dell'Entrate Castrenze Giamportone "l'incremento del gettito rispetto allo scorso anno è dovuto a una migliore qualità di contrasto all'evasione fiscale. Per noi è diventato centrale l'obiettivo monetario,  perché si tratta di somme che vanno definitivamente nelle casse dell'erario".
"Questi risultati ha aggiunto  - sono frutto di azioni di controllo delle dichiarazione dei redditi e di accertamento, ma anche al cambiamento di mentalità da parte dei contribuenti". "L'Ufficio antifrode della direzione regionale - ha concluso - ha svolto un ruolo importante".

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