PALERMO. Peter, camerunense di 29 anni, uno dei sopravvissuti nel naufragio, ha pensato per ore che la fidanzata, sulla barca con lui, fosse morta. Ma mentre era al poliambulatorio di Lampedusa è arrivata una telefonata della donna che si era salvata e che si trova nella base Loran di Lampedusa. Lo ha detto lui stesso parlando con i giornalisti. Mostra un ematoma al sopracciglio sinistro e fa il gesto del pugile. Karim, somalo, è uno dei 51 sopravvissuti del naufragio di stanotte nel Canale di Sicilia. In acqua si è dovuto difendere da due compagni di viaggio che non sapevano nuotare e che si sono aggrappati a lui. Non sa se loro ce l'hanno fatta, era buio, non li ha neanche visti in faccia. Lui l'ha scampata.
L'ultima trovata dei trafficanti di migranti è imbarcare gli stranieri su una carretta e lasciare che se la cavino da soli, senza scafisti, senza nessuno che abbia esperienza di mare. Questa è più di una ipotesi per il comandante della Capitaneria di porto di Lampedusa, Antonio Morana, il quale spiega che i gestori di questi traffici "potrebbero limitarsi a programmare la rotta attraverso il Gps" e lasciare che i barconi arrivino a destinazione senza alcun altro supporto. In condizioni meteo ottimali l'operazione può tecnicamente riuscire. E' stata trasportata in elisoccorso a Palermo la donna incinta di otto mesi che è tra i superstiti del naufragio del canale di Sicilia. La donna è salita su una ambulanza insieme ad un uomo di colore, probabilmente il marito, e insieme si sono diretti in aeroporto. La gestante, secondo quanto si apprende, avrebbe contratto una broncopolmonite. Stamane i medici avevano dato rassicurazioni sulle sue condizioni e su quelle del bimbo.