CATANIA. Nell'ambito di due distinte indagini di polizia tributaria, nei settori delle vendite all'ingrosso di bevande e di autoveicoli i finanzieri della compagnia di Caltagirone e della tenenza di Bronte hanno recuperato a tassazione: 12 milioni di euro di base imponibile ai fini delle imposte dirette; 5 milioni di euro di Iva dovuta; 500 mila di base imponibile riguardante l'imposta regionale sulle attività produttive (Irap); e hanno scoperto 1.200.000 di imponibile riguardanti l'emissione di fatture per operazioni inesistenti (Foi).
Gli evasori sono tre ditte, con sede in provincia di Catania, e operanti in tutta la Sicilia, che, secondo i militari - non si curavano di presentare le dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi e dell'Iva.
Nel corso delle indagini sono stati svelati "rapporti fittizi con imprese costituite ad hoc (solo sulla carta) all'estero, in particolare a Malta, al fine di evadere l'imposta sul valore aggiunto, attraverso delle false vendite all'estero dei prodotti mentre di fatto rimanevano nel territorio italiano e qui venduti ai commercianti al dettaglio". Sono stati denunciati alla procura di Catania e di Caltagirone, per reati tributari, 6 persone accusate, tra l'altro, di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.