PALERMO. Ci sarebbe una fabbrica di diplomi falsi che, utilizzando i timbri dell'università di Macerata, ha abilitato docenti siciliani all'insegnamento di sostegno. L'ipotesi, nata agli inizi del 2010, nei giorni scorsi è diventata certezza, dopo che la sezione giurisdizionale della Corte dei conti siciliana ha emesso la quarta condanna di fila contro un'insegnante palermitana che, per sei anni, dall'anno scolastico 2002/03 al 2008, ha ottenuto l'incarico di insegnante di sostegno, presentando un diploma di specializzazione falso conseguito nell'università di Macerata. Le prime condanne erano state pronunciate l'anno scorso nei confronti di tre docenti di Favara (Ag), adesso è arrivata la quarta ed altre potrebbero arrivarne a giorni. Il falso è stato scoperto dopo un controllo disposto dall'ufficio scolastico di Palermo che, al pari di altri, ha stretto le maglie sui certificati rilasciati a Macerata.
Il numero di registro riportato sul diploma corrispondeva addirittura a quello rilasciato ad un altro studente che aveva frequentato regolarmente. Per questo motivo, P.L.C., 35 anni, nel 2009 era stata cancellata dalle graduatorie, licenziata e denunciata alla procura della Repubblica che aveva avviato un procedimento penale a suo carico. Ma la giustizia contabile è stata più rapida e ha condannato l'ex insegnante di sostegno a risarcire la somma di 80.338 euro, corrispondente al danno erariale causato al ministero dell'Istruzione per gli stipendi illecitamente incassati.