Sabato 04 Maggio 2024

Rintocchi di campane all'alba, polemiche a Gela

GELA. Monta la protesta tra gli abitanti del centro storico di Gela, svegliati ogni mattina, alle 6,30, dai rintocchi delle campane della chiesa madre, che chiamano i fedeli a messa. Un gruppo di cittadini ha deciso anche di avviare una raccolta di firme da trasmettere al vescovo della diocesi.
I più infastiditi sono i lavoratori turnisti, i quali, finito il turno di notte, non riuscirebbero a prendere sonno prima delle sette, perché un secondo lungo scampanio segue di un quarto d'ora il primo. E qualcuno ha annunciato che, già da questa mattina, chiederà l'intervento dei carabinieri.
Il parroco e vicario foraneo di Gela, monsignor Grazio Alabiso, ha minimizzato la vicenda sostenendo che "lo scampanio di questi giorni, della durata di circa un minuto, è un fatto estemporaneo, occasionale, legato alla novena del Natale, che celebriamo alle sette del mattino". Ma i contestatori sostengono che "adesso il parroco si giustifica con la novena di Natale, pochi giorni fa ci svegliava perché c'era il triduo di Santa Lucia, a novembre i rintocchi a morto e lo scampanio per il sacramento esposto, insomma ogni occasione è buona per suonare le campane e svegliare la gente".
"Chiediamo - dice un metronotte, che abita nella zona - il rispetto della legge e della circolare che lo stesso vescovo di Piazza Armerina, monsignor Michele Pennisi, ha fatto pervenire alle parrocchie perché non vengano suonate le campane prima delle 8 del mattino".

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