FIRENZE. "Uniamo fortemente la nostra voce a quella del procuratore di Caltanissetta Domenico Gozzo: chi conosce anche una parte infinitesimale di ciò che può aiutare ad incastrare i 'mandanti esterni a cosa nostra' per le stragi del 1992 e 1993 vada in procura a Caltanissetta dove si sta lavorando per la verità di via D'Amelio o in procura a Firenze dove si sta lavorando per la verità di via dei Georgofili". Lo scrive Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili di Firenze, in un appello fatto dopo che il procuratore nisseno Gozzo ha dichiarato che Paolo Borsellino "fu vittima di un attentato perché si opponeva alla trattativa tra il Ros dei carabinieri e Vito Ciancimino".
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