PALERMO. Avranno trenta giorni di tempo per mettersi in regola, poi scatterà il commissariamento da parte della Regione. Sono gli 80 Comuni siciliani che non hanno ancora istituito e attivato, a distanza di 17 anni dalla legge che ne prevedeva la creazione, l'Ufficio relazioni con il pubblico. Il dato emerge da un monitoraggio disposto dall'assessorato regionale delle autonomie locali e della Funzione pubblica presso le Province e i comuni siciliani. Già a luglio scorso l'assessore Caterina Chinnici aveva emanato una direttiva sollecitando gli enti inadempienti a mettersi in regola. Adesso, a distanza di 3 mesi, da parte dell'ufficio ispettivo del dipartimento regionale delle autonomie locali, è arrivata la diffida ad adempiere con il successivo avvio della procedura sostitutiva.
"La mancata istituzione degli Urp - afferma l'assessore Caterina Chinnici - dimostra quanto ancora siano lontani pubblica amministrazione e cittadino". Tra gli enti inadempienti non c'é nessun capoluogo e la provincia con il maggior numero di Comuni ritardatari è Messina (21), seguita da Palermo (14), Agrigento (11) e Catania (11). Chiudono l'elenco Siracusa (6), Trapani (5), Caltanissetta, Enna e Ragusa (tutti con 4).