PALERMO. La famiglia lo ha soprannominato “l’infame” ma lui, Giuseppe Di Maio, genero del boss Giuseppe Lo Bocchiaro di Santa Maria di Gesù, a poco più di un mese dall’arresto ha deciso di collaborare con lo Stato. La famiglia del nuovo pentito, trentatreenne originario della Guadagna, non ha voluto però seguire l’esempio dell’uomo: ad eccezione di una donna a cui confidava pure i propri passi in Cosa Nostra, i parenti di Di Maio hanno rifiutato la protezione dello Stato e si sono dissociati pubblicamente. Maggiori informazioni si possono leggere nell’edizione cartacea del Giornale di Sicilia in edicola oggi, 29-04-2010.