AGRIGENTO. Si allarga l'inchiesta della procura, e contemporaneamente anche quella della Federazione italiana gioco calcio, su Gioacchino Sferrazza, l'ex presidente dell'Akragas calcio, che nel settembre scorso aveva dedicato la vittoria della sua squadra, che milita nel campionato di Eccellenza, a un presunto capomafia appena arrestato.
Dopo quanto è avvenuto domenica scorsa, quando gli atleti dell'Akragas sono scesi sul campo di Cammarata, con la foto dell'ex patron stampata al posto della serigrafia dello sponsor, la procura di Agrigento e la Figc hanno infatti deciso di includere nel fascicolo di indagine anche questo nuovo episodio.
Sferrazza era stato iscritto nel registro degli indagati per istigazione del delinquere dopo la dedica della vittoria dell'Akragas "all'amico fraterno Nicola Ribisi". Quest'ultimo era stato arrestato dalla squadra mobile pochi giorni prima con l'accusa di voler ricostituire la famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro. Dell'inchiesta si stanno occupando il procuratore Renato Di Natale, l'aggiunto Ignazio Fonzo e il sostituto Luca Sciarretta. Sferrazza, un mese dopo quella dedica, venne squalificato per 5 anni dalla commissione disciplinare della Figc che inflisse anche un punto di penalizzazione alla squadra. Dalla questura venne, invece, notificato all'ex patron dell'Akragas il Daspo per 5 anni.