A meno di una settimana dallo schiaffo in diretta a Chris Rock sul palcoscenico degli Oscar, Will Smith si è dimesso dall’Academy. «Col cuore spezzato», l’attore neo-premiato domenica scorsa per «King Richard - Una famiglia vincente» ha annunciato l’addio all’organizzazione per «averne tradito» la fiducia con una condotta al tempo stesso «scioccante, dolorosa e imperdonabile».
L’Academy ha accettato le dimissioni che hanno effetto immediato: «Continueremo ad andare avanti con l’azione disciplinare per violazione degli standard di condotta dell’Academy», ha detto il presidente David Rubin. L’improvviso annuncio, cinque giorni dopo l’attacco a Chris Rock per una battuta infelice sulla testa rasata di sua moglie Jada Pinkett che soffre di alopecia, non chiude infatti definitivamente il caso: i vertici dell’organizzazione che amministra gli Oscar continueranno il loro processo e Smith si è detto pronto ad accettare ulteriori eventuali conseguenze che potrebbero essere annunciate dopo la prossima riunione del board il 18 aprile.
Già fin da ora, comunque, le dimissioni comportano l’impossibilità di votare per i prossimi Oscar anche se l’attore potrà essere di nuovo candidato: prima dello «Slapgate», il suo prossimo thriller sulla schiavitù «Emancipation», che Apple ha comprato per 120 milioni di dollari, era considerato tra i film in pole position per i premi 2023.
Cospargendosi per la quinta volta il capo di cenere, Smith ha intanto elencato una serie di persone a cui lo schiaffo ha guastato la festa: «Ho privato altri candidati e vincitori della opportunità di celebrare il loro lavoro straordinario», ha detto il ‘King Richard’di Hollywood il cui gesto ha fatto ombra alla eccezionale convergenza di celebrità nere nella notte più importante di Hollywood: «La lista delle persone a cui ho fatto male è lunga e include Chris, la sua famiglia, molti dei miei amici e dei mei cari, tutto il pubblico del Dolby e gli spettatori mondiali a casa. Ho il cuore spezzato».
Resta il dubbio se le dimissioni basteranno a ricostruire un brand costruito a tavolino, studiando i numeri del box office e le formule dei film di maggior successo, e che ora, con quello schiaffo partito dal cuore per vendicare l’offesa alla moglie, potrebbe aver ricevuto un colpo letale: Smith, annunciando le dimissioni dall’Academy, si è impegnato a cambiare: «Ma il cambiamento prende tempo: lavorerò per assicurare che mai più la violenza prenda il sopravvento sulla ragione», ha detto il divo la cui immagine - e quella della sua famiglia, che include, oltre a Jada, i figli della coppia Jaden e Willow e Trey, nato da un altro matrimonio - ha avuto finora le radici nell’apparente simpatia dell’attore davanti e dietro le luci dei riflettori.
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