FERRARA. Il deserto californiano. Un disastro ecologico. Il mistero di un gigantesco lago artificiale. Un'antica storia di amore e compromesso. È il nuovo progetto cinematografico italo-americano di Michele Placido lanciato oggi durante il Ferrara Film Festival. Con la sua casa di produzione - la Charlot Srl - l'attore e regista pugliese sostiene e promuove la sceneggiatura di Giovanni Labadessa e la direzione del regista Luca Severi. Nella troupe, come produzione creativa, anche Michelangelo Placido, figlio dell'attore e regista. «La prima cosa che mi ha affascinato di questo film è stata l'ambientazione. - racconta Michele Placido - Così poco italiana, così fuori da tutto quello che siamo abituati a vedere nei film. Un luogo incredibile che ha vissuto la Hollywood degli anni '50 e la cui memoria è rimasta letteralmente fossilizzata sulle rive di questo lago. In un'ambientazione assolutamente del nuovo mondo, una storia del vecchissimo mondo, quello dei miti antichi». Il progetto - in lavorazione presso Salton Sea California dal 26 giugno prossimo - è infatti ispirato al quinto libro dell'Odissea. Due giovani e americani Ulisse e Calipso rivivono in questa location nata da un disastro ecologico, un luogo dalla storia inquietante e allo stesso tempo affascinante. Il Salton Sea - lago creato negli anni '40 per l'approvvigionamento idrico agricolo nel deserto californiano - è a oggi un luogo fantasma. Popolato negli anni '50 da attori e artisti americani, che lo avevano eletto meta di villeggiatura e ispirazione artistica, le cittadine sorte in quegli anni si sono trasformate in ghost town in seguito alle cicliche morie di pesci e all'acqua resa inospitale da un'altissima salinità e dalla presenza di viscide alghe in superficie. Saranno proprio questi insediamenti abbandonati e le spiagge del lago coperte di scheletri di pesci a fare da scenario a questo visionario film. Particolare anche la storia dello staff che realizzerà la pellicola. Questo progetto indipendente è infatti prodotto, insieme con Placido, anche dalla casa di produzione Ibiscus Media di Severi, da una troupe italo-americana, dagli attori e dallo sceneggiatore Labadessa.