Passano gli anni, ma Josè Mourinho rimane sempre lo stesso: diretto, sincero, pragmatico e anche un po’ spavaldo. Lo Special One è pronto all’esordio di giovedì in Conference League contro il Trabzonspor, nella prima partita ufficiale di un’italiana in Europa.
«Sono pronto», dice il tecnico portoghese, alzando la posta. «Sono preparato, non mi piacciono le amichevoli, voglio giocare partite vere», ha raccontato l’allenatore giallorosso ai canali del club, alternando poi carezze e complimenti a passaggi più schietti e decisi che riportano tutti alla realtà. Come quando parla del mercato, incompleto per certi versi, ma comunque soddisfacente. «Lo avevamo programmato diversamente - ha spiegato -, poi sono subentrati fattori imprevedibili come l'infortunio di Spinazzola e l’addio di Dzeko che ci ha sorpreso perché pensavamo di iniziare con lui la stagione. Ora mancherà qualcosa rispetto a quello che avevo pensato inizialmente, ma posso comunque solo ringraziare la Roma».
I riferimenti in questo caso sono due in particolare: il primo è l’arrivo di Tammy Abraham, per il quale ringrazia la proprietà, e il secondo è il centrocampista che tanto aveva chiesto e che per il momento non è ancora arrivato. Tiago Pinto sta sistemando alcune uscite (Florenzi al Milan, Nzonzi in Qatar e Diawara in Premier League) per provare a fare gli ultimi regali a Mourinho, d’altronde in sede di presentazione lo aveva detto: «Cercheremo di realizzare una rosa all’altezza di Josè».
Stando alle parole del portoghese, la Roma ci sta riuscendo. «Non avremo la squadra più forte e ci manca un po’ di esperienza, ma non posso che essere felice dei miei ragazzi perché hanno un grande potenziale», ha sottolineato l'allenatore giallorosso che a due giorni dall’esordio stagionale ufficiale sta cercando di inculcare il suo credo ai calciatori. «Nessuno può impedirci di pensare di vincere sempre la partita successiva. Questo deve essere il nostro atteggiamento» è il motto di Mou che nel frattempo si coccola Abraham, da oggi ufficiale per un costo di 40 milioni di euro che finiranno nelle casse del Chelsea.
«Orgoglioso di portare la nove di questo grande club», sono state le prime parole del centravanti inglese, che ora dovrà tornare in Inghilterra per sbrigare delle pratiche burocratiche per il visto. Non ci sarà dunque giovedì 19 in Turchia, mentre la Roma conta di averlo domenica contro la Fiorentina, nonostante il protocollo asl (casa-lavoro-casa) al quale dovrà sottostare per via delle restrizioni Covid.
Chi sicuramente salterà entrambe le partite è Smalling, alle prese con una lesione al flessore della coscia sinistra. Il centrale verrà valutato giorno per giorno, ma per il momento Mourinho non si preoccupa e aspetta solamente di poter iniziare finalmente a fare sul serio.
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