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Lukaku vuole tornare in Premier: l'addio si avvicina e l'Inter è nella bufera

Momenti difficili per l’Inter con il caso Lukaku che agita gli animi. Il possibile addio del fuoriclasse belga scuote l’ambiente e il mondo della tifoseria. Ieri l’«avvertimento» della Curva Nord, oggi tanti i messaggi di protesta affissi fuori dalla sede del Club. Il Chelsea mette sul piatto tanti soldi, circa 130 milioni di euro, e l’offerta sembra davvero irrinunciabile.

In queste ore cresce comunque l’indecisione sulla scelta anche se il calciatore vorrebbe tornare in Inghilterra. Piero Ausilio e Beppe Marotta sarebbero meno convinti, Inzaghi pensa al campo e naturalmente non vuole perdere il gioiello più pregiato. Tutto può succedere ma al momento nervi scoperti anche se l’ipotesi di una cessione resta quella maggiormente accreditata.
Sarà sicuramente un trauma perdere l’uomo simbolo della squadra nerazzurra ma è una scelta necessaria a far rifiatare una società in crisi, chiamata a ripianare debiti e a mettere ordine nella propria disastrata situazione finanziaria. Di fronte alla società ci sono i tifosi inferociti perché non vedono un progetto, una strategia, una linea forte della proprietà. Prima l’uscita di Antonio Conte, poi quella di Hakimi, ora il possibile addio di Lukaku, anche Oriali è ai saluti: questi terremoti non hanno fatto bene all’ambiente e l'impressione è quella di uno smantellamento progressivo e inesorabile di un gruppo vincente, riuscito nell’impresa di interrompere il dominio bianconero e di conquistare lo scudetto.

Tuttavia, le conseguenze della pandemia pesano su tutto il calcio e di certo hanno acuito situazioni già complicate come quella di Suning che si è intrecciata alla crisi del calcio cinese. L’Inter è finita in questa centrifuga e forse le cessioni eccellenti potrebbero essere indispensabili addirittura per garantirne il futuro. Restano altri interrogativi di difficile risposta. In caso di cessione di Lukaku, il denaro - o comunque una parte - sarà reinvestito in acquisti comunque di qualità? Non è dato saperlo. Per ora si inseguono voci e sussurri che indicano in Duvan Zapata il successore del belga. In ogni caso toccherà tagliare drasticamente il monte ingaggi rinegoziando le posizioni di alcuni giocatori come Nainggolan, Sanchez, Vidal e Perisic. La politica, insomma, è all’insegna di lacrime e sangue, una dimostrazione che Antonio Conte non aveva tutti i torti nel lasciare la barca Inter che naviga in acque decisamente agitate.

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