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Dybala si presenta alla Juve: "Voglio vincere e questa squadra è perfetta"

TORINO. Paulo Dybala è arrivato a Torino con  l'etichetta di giocatore su cui investire per il futuro. I 32  milioni più 8 di bonus pagati dalla Juventus al Palermo ne fanno  al momento il giocatore più pagato dell'era Andrea Agnelli.  L'argentino, però, non vuol sentire parlare di denaro: «Da quando  sono arrivato in Italia si parla sempre di soldi e non di come mi  trovo io. Era successo lo stesso a Palermo, avevo fatto vedere che  non pesava e cercherò di fare lo stesso anche qui».   Di certo una valutazione del genere è un bel biglietto da visita  con cui presentarsi alla corte della Vecchia Signora: «Che effetto  fa essere pagato così tanto? È emozionante perchè è una cifra  alta, mi fa piacere sapere che la Juventus ha fatto questo  investimento perchè crede in me».

La vita di Dybala è in evoluzione continua e questo «penso che  sarà un cambio molto grande per me e per la mia carriera - ha  aggiunto - e spero di crescere come giocatore e come persona e  diventare un grande calciatore». E poi sulla scelta di firmare per  la Juve ha raccontato: «Quando ero al Palermo, pensavo a giocare e  il mio gruppo di lavoro pensava al futuro. Quando mi hanno detto  che la Juventus mi voleva io ho preso la decisione. Mi piace  vincere e penso che questa sia la squadra giusta per iniziare a  farlo».   La Juve l'aveva già assaporata da spettatore a Berlino alla  finale di Champions League: «Quando ho visto quello stadio, è  stato un pò particolare. Era la prima volta che vedevo una  partita di Champions ed è stato molto emozionante», ha commentato  dando appuntamento ai suoi nuovi tifosi per la prossima stagione.  «Lo scorso anno la Juve ha fatto una stagione incredibile, peccato  che non abbia vinto la Champions. Credo si possa fare ancora  meglio vincendola. La cosa più difficile sarà vincere lo  scudetto perchè tutti vogliono vincere contro la Juventus e non  sarà facile giocare in qualsiasi stadio», ha detto.   Chiamato anche a sostituire il connazionale Tevez, Dybala ha  risposto: «Quello che ha fatto Tevez qua è stato incredibile, ha  vinto tantissimo e fatto due stagioni grandissime». Dall'Apache  non erediterà la maglia perchè l'ex rosanero ha «preso il 21  perchè è un numero che mi piace, è la mia età e poi l'hanno  avuto giocatori importanti come Zidane che è l'ultimo che l'ha  indossata (Dybala ha dimenticato Pirlo, ndr)».   Dybala, che ha in Riquelme e Ronaldinho due idoli che da bambino  gli piacevano tantissimo si ispira a loro per il ruolo in campo,  ma è in grado di occupare tutte le posizioni in attacco: «Giocare  dietro alle punte è un ruolo che ho fatto al settore giovanile in  Argentina, poi mi hanno messo come punta. A Palermo ho fatto tutti  i ruoli in attacco, però Iachini l'anno scorso mi ha messo come  prima punta e lì ho fatto più gol. Posso giocare in qualsiasi  ruolo, dipende da cosa mi chiede il mister». Con Allegri per il  momento non ha ancora parlato («mi ha dato solo il benvenuto», ha  detto) ma, come amano spesso dire tutti i giocatori, «mi metterò  a disposizione e rispetterò le sue decisioni».   Potrebbe anche succedere che la sua stagione inizi dalla panchina  come accadde nell'ultima stagione ad Alvaro Morata: «L'esempio di  Morata è giusto, quando è arrivato non è stato facile però nel  tempo ha dimostrato di essere un grande calciatore. Spero di fare  un campionato come il suo dell'anno scorso e spero di dare ai  tifosi soddisfazioni come ha fatto lui».

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