Con sofferenza e con caparbietà il Napoli porta a casa ancora una volta una vittoria per 1-0 che pur se striminzita consente alla squadra di Conte di confermare il primato in classifica, alla vigilia di un percorso sulla carta estremamente impegnativo che vedrà gli azzurri nelle prossime sei giornate affrontare nell’ordine Milan, Atalanta, Inter, Roma, Torino e Lazio, in un vero e proprio tour de force che darà un responso definitivo sulle potenzialità e sulle ambizioni della squadra. Con il Lecce la vittoria è firmata da Di Lorenzo in una ripresa in cui la capolista è costretta anche a soffrire per la reazione dei salentini, autori di una prestazione sicuramente più convincente di quella di domenica scorsa quando i giallorossi furono sconfitti in casa dalla Fiorentina per 6-0. Il limite mostrato dai pugliesi sta tutto nell’atteggiamento tattico. Gotti opta per quello che una volta si chiamava catenaccio che si concretizza nel modulo 4-5-1 e che nel calcio è sempre un’arma a doppio taglio. A furia di difendersi con il coltello fra i denti, finisce spesso per scapparci un attimo di distrazione o una circostanza fortuita che determina il fallimento del disegno tattico esasperatamente difensivistico. Il primo tempo del Napoli lascia a desiderare così come spesso è avvenuto fino a ora in questa stagione per la squadra di Conte. Lukaku è completamente assente dal gioco e tocca il pallone soltanto due o tre volte in 45'. La tattica di Gotti è chiara sin dall’inizio: chiudere tutte le linee di passaggio alla squadra avversaria e puntare ogni velleità offensiva sul contropiede facilitato soprattutto dalla velocità supersonica di Banda, una vera freccia nel fianco della difesa degli azzurri. Il giro palla del Napoli è troppo lento e il compito dei centrocampisti e dei difensori salentini viene facilitato. La squadra di Conte riesce a trova anche il gol con Di Lorenzo che sfrutta un passaggio di Olivera, ma dopo l’intervento del Var, l'arbitro Tremolada annulla per un millimetrico fuorigioco. Nel secondo tempo la pressione del Napoli aumenta progressivamente con il passare dei minuti perché il Napoli è lanciato in maniera sempre più insistente alla ricerca del successo e il Lecce rimane schiacciato nella propria era di rigore. Conte fa entrare Raspadori e Kvaratskhelia per intensificare ulteriormente la pressione offensiva e dopo pochi minuti il Napoli trova il gol del vantaggio. Su calcio dalla bandierina McTominey salta a centro area di rigore e colpisce il pallone di testa. Sulla respinta di Falcone si avventa Di Lorenzo che spinge il pallone in rete. Il Napoli in questa fase della gara è estremamente sbilanciato in chiave offensiva mentre il Lecce, anche grazie alle sostituzioni di Gotti che riequilibrano la squadra fino a quel momento esclusivamente votata alla difesa, prende coraggio e in più di una circostanza mette in crisi la difesa avversaria. Meret deve intervenire in un paio di circostanze e anche Di Lorenzo e Buongiorno sono chiamati a salvataggi decisivi. Finisce dunque con qualche affanno per la capolista che però con l'estremo pragmatismo che caratterizza le squadre di Conte porta a casa il risultato pieno e si lancia con sempre maggiore convinzione in testa alla classifica.