«Ci lascia un’icona del calcio, un uomo entrato nel cuore degli italiani e degli amanti dello sport nel mondo. Salvatore Schillaci, per tutti Totò, il bomber delle notti magiche di Italia '90 con la nostra Nazionale. Grazie per le emozioni che ci hai regalato, per averci fatto sognare, esultare, abbracciare e sventolare il nostro Tricolore. Buon viaggio, campione». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano - ricorda il presidente della Figc Gabriele Gravina - Totò è stato un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perché il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale". "La Lega Serie A e tutti i suoi club si stringono ai familiari e all’intera comunità calcistica e dei tifosi italiani per la scomparsa di Salvatore "Totò" Schillaci". Per ricordarlo verrà osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare di tutti i campionati in programma da oggi a tutto il fine settimana. "Schillaci - ha dichiarato il presidente di Lega Serie A Lorenzo Casini - è stato un campione che ha illuminato le "notti magiche" dei mondiali di Italia '90, aggiudicandosi anche i titoli di capocannoniere e migliore giocatore della competizione. La sua voglia di emergere e arrivare ai massimi livelli nel calcio è stata e continuerà ad essere fonte di ispirazione per i tantissimi giovani che inseguono il sogno di giocare in Serie A". "Con Totò Schillaci se ne va un campione che è diventato l’icona del calcio italiano nel mondo. I suoi occhi sgranati per una decisione arbitrale non condivisa sono l’immagine simbolo dei Mondiali del 1990, dei quali fu assoluto protagonista grazie ai suoi goal che regalarono agli italiani le notti magiche rimaste nella memoria di tutti. Schillaci è stato il simbolo della tenacia, della voglia di trovare un riscatto a una vita di sacrifici che è andata persino oltre al talento, consentendogli di costruire una grande carriera, partendo dal Messina fino ad arrivare a grandi club come Juventus e Inter e alla consacrazione in Nazionale. Totò ha amato profondamente la sua città, Palermo, operando nel sociale in favore dei giovani. Nell’onorare il ricordo di questo grande uomo di sport, rivolgo ai suoi familiari il messaggio di vicinanza e cordoglio mio personale e a nome di tutti i siciliani". Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. "Ci ha lasciati oggi Salvatore Schillaci; presto, troppo presto, a 59 anni". Lo scrive la Juventus sul proprio sito internet, poco dopo la morte dell’ex attaccante siciliano che ha vestito la maglia bianconera nei suoi anni migliori. "Ci innamorammo da subito di Totò - continua il club bianconero -. Della sua voglia, della sua storia, del suo essere appassionato, e si vedeva in ogni partita che giocava. Noi della Juve abbiamo avuto la fortuna di entusiasmarci per lui prima che, in quell'incredibile estate del 1990, lo facesse l’Italia intera, ammaliata da quelle sue esultanze così meravigliosamente energiche. Perché Totò alla Juve arrivò nell’89, e in quella stagione segnò 15 gol in campionato, 4 in Coppa Uefa e 2 in Coppa Italia. Numeri che, appunto, gli valsero la maglia azzurra nel Mondiale italiano, che - anche grazie a lui - divenne quello che tutti ricordiamo come il mese delle "Notti Magiche". Capocannoniere della competizione e, con la Nazionale, terzo, per un immenso sogno collettivo fermato solo da quei calci di rigore di Napoli. La sua storia bianconera andò avanti altri 2 anni, fino al 1992, per 132 presenze e 36 gol. E trentasei di quelle magnifiche esultanze che adesso riguardiamo con il groppo in gola. Ciao, Totò. Grazie". "Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi. Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di Italia 90 vissute insieme. Fratelli d’Italia per sempre". Con questo post su Instagram e una foto che li ritrae insieme mentre abbracciati festeggiano un gol della Nazionale, Roberto Baggio ricorda Salvatore Schillaci, suo ex compagno di squadra alla Juve e in Nazionale.