Servono solo due partite a Thiago Motta per riportare la Juventus in testa al campionato da sola. I bianconeri passano con autorità al Bentegodi schiantando il Verona e tornando a conquistare i tre punti lontano da Torino, vittoria che mancava dallo scorso gennaio. Una Juve pratica, attenta, barava soprattutto a sfruttare gli errori degli avversari ed a colpire con un’arma che in trasferta può essere fondamentale, il contropiede. La Juventus manda al tappeto gli scaligeri con tre ripartenze fenomenali. Perché è sempre dentro la gara, sa dosare i tempi sia del possesso palla che della pressione alta e non sbaglia mai una chiusura, una diagonale difensiva, un passaggio importante. Due soli turni in campionato non possono dire molto, ma le idee di calcio di Thiago Motta sono già evidenti. Una squadra solida, capace di lasciare poco agli avversari e in grado di sfruttare al meglio gli episodi del match. Perché nonostante la secca sconfitta il Verona tiene anche il campo con piglio e disinvoltura, ma è nelle pieghe della gara che la Juventus ha un altro passo, un’altra qualità. Thiago Motta rimanda ancora il debutto da titolare di Douglas Luiz, il pezzo forte del mercato bianconero e sceglie Fagioli da affiancare a Locatelli in mediana con Savona titolare vista l’emergenza. Zanetti conferma il Verona della seconda parte di gara con il Napoli. Fuori Frese, Tengstedt e Kastanos, dentro Magnani, Suslov e Mosquera, Belahyane vince il ballottaggio con Dani Silva e sostituisce l’infortunato Serdar. Fatica a trovare, inizialmente, gli spazi la Juventus. I bianconeri fanno un giro palla troppo lento, il Verona può chiudersi bene e provare qualche sortita. Ma il possesso palla della formazione ospite si fa più qualitativo e la Juve qualche squillo lo lancia. Un destro dalla distanza di Locatelli che trova Montipò attento nella parata, una rete annullata, giustamente, al baby Savona dopo la spizzata aerea di Vlahovic. E dopo l’uscita del cooling break la Juventus mette la freccia. Duda perde una palla sanguinosa sulla pressione di Locatelli, Yildiz piazza un gran assist nel cuore dell’area veneta per Vlahovic che controlla e con il piatto sinistro batte Montipò. Il Verona sembra colpito ma non stordito e la Juventus piazza un colpo micidiale con una ripartenza da manuale. Savona imbecca Yildiz che fa correre Mbangula, traversone teso sul secondo palo, Savona si coordina di testa, la palla passa tra Vlahovic e Coppola e termina alle spalle di Montipò. Una Juventus spietata, cinica, capace di sfruttare al meglio due ripartenze che indirizza la gara già alla fine della prima frazione. Né Thiago Motta né Zanetti ricorrono alla panchina in avvio di ripresa. Il Verona prova ad alzare il baricentro del proprio gioco, andando a pressare più alto ma il palleggio della Juventus rimane di qualità. Ma è il migliore in campo del Verona a combinare la frittata. Tchatchoua stende in maniera banale Mbangula e Vlahovic dal dischetto spiazza Montipò per la doppietta personale. Zanetti prova a dare una scossa con la panchina, cambia tre giocatori, Magnani, Livramento e Mosquera, inserendo Alidou, Frese e Tengstedt e cambiando modulo, passando alla difesa a quattro ed a una sorta di 4-2-3-1 particolarmente offensivo. Anche Thiago Motta pesca dalla panchina e rimodella la squadra. Minutaggio per Douglas Luiz che va a prendere il posto di Mbangula e Juventus che passa al 4-3-3. Ma il rigore di Vlahovic ha messo il punto interrogativo alla sfida, la Juventus si incarica di far scorrere il tempo con un ottimo possesso palla, il Verona non sembra avere la forza per far male ai bianconeri. È la Juventus la capolista del campionato.
Verona-Juventus 0-3
RETI: pt 28’ Vlahovic, 39’ Savona; st 8’ Vlahovic (rig.) VERONA (4-2-3-1): Montipò 6; Tchatchoua 5.5, Dawidowicz 5.5, Coppola 6, Magnani 5.5 (11’ st Frese 6); Belahyane 5.5, Duda 6 (40’ st Silva sv); Livramento 6 (11’ st Alidou 5.5), Suslov 6, Lazovic 5 (19’ st Harroui 6); Mosquera 5.5 (11’ st Tengstedt 6). In panchina: Berardi, Perilli, Faraoni, Okou, Corradi, Ghilardi, Kastanos, Tavsan, Mitrovic, Cissè. Allenatore: Zanetti 5.5 JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio 6; Savona 7 (32’ st Kalulu sv), Gatti 6 (40’ st Danilo sv), Bremer 6.5, Cabal 6.5 (32’ st Rouhi sv); Fagioli 6, Locatelli 6.5; Cambiaso 7 (40’ st Anghelè sv), Yildiz 7, Mbangula 7 (24’ st Luiz 6); Vlahovic 7.5. In panchina: Perin, Pinsoglio, McKennie. Allenatore: Motta 7 ARBITRO: Giua 6.5 NOTE: serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Duda, Tchatchoua. Angoli: 4-1 per il Verona. Recupero: 3’; 4’