Un gol di Fullkrug all’ultimo respiro salva una deludente Germania imponendo il pari alla Svizzera, che avrebbe meritato la vittoria. I padroni di casa per il rotto della cuffia salvano il primo posto nel girone A, con gli elvetici che se la vedranno con l’Italia se si piazzerà seconda nel suo girone. Una Svizzera alla bolognese stava per creare la prima grande sorpresa degli Europei nella gara ben arbitrata da Orsato: il Var vanifica un gol di Andrich, poi convalida la prodezza di Ndoye su assist di Freuler e infine viene annullato un gol di Vargas che avrebbe sancito il 2-0. I tedeschi aspettano le prodezze di Musiala e Wirtz, ma la difesa svizzera è impeccabile: Akanji chiude tutto, aiutato da un reparto attento, supportato dal mastino indomabile Xhaka. Al contrario i centrali tedeschi passano una brutta serata: Tah salterà gli ottavi per il secondo giallo, Rudiger patisce troppo Ndoye, la grande sorpresa della serata. Il bolognese è imprendibile e prende confidenza col gol, come non aveva mai fatto in stagione. Per la Germania il pari interrompe la striscia positiva e leva qualche certezza, mentre aumenta la credibilità della Svizzera grazie a una rosa compatta e di un’oculata gestione del tecnico Yakin. Terza formazione uguale in partenza per Nagelsmann che ama far divertire i cinque tenori Kroos, Gundogan, Wirtz, Musiala e Havertz. Ma la Svizzera è un osso duro: fisicità, tattica, esperienza. E Yakin dosa bene le forze con folletti veloci come Ndoye e Embolo che mettono in affanno i centrali Rudiger e Tah. La Germania passa al 17’ con un tiro impossibile da 30 metri di Andrich che rimbalza e si insacca. Buon per Sommer, autore di un goffo intervento, che il Var segnali un fallo di Musiala che vanifica la prodezza. I tedeschi si distendono ma non pungono e in contropiede Freuler apre bene per Ndoye che beffa Tag e insacca al 28’. Subito dopo, sulle ali dell’entusiasmo, il bolognese con un diagonale sfiora il bis. Ruediger e Musiala concludono male a cavallo dei due tempi. Passano i minuti, la Germania è poco lucida, la Svizzera pressa e riparte con giudizio. Tanti cambi non cambiano la fisionomia dell’incontro. Nagelsmann sbilancia di più la squadra e la Svizzera in contropiede prima segna con Vargas (ma in millimetrico fuorigioco), poi Neuer salva su Xhaka. Ma l’ultimo cambio di Nagelsman è vincente: entra il roccioso Fullkrug che al 92’ svetta di testa, batte Sommer e segna il gol che consente alla Germania di mantenere il primo posto nel girone.
Svizzera-Germania 1-1
RETI: pt 28’ Ndoye; st 47’ Fullkrug SVIZZERA (3-4-2-1): Sommer 6; Schar 6.5, Akanji 6.5, Rodriguez 6; Widmer 6, Freuler 7, Xhaka 6.5, Aebischer 6.5; Ndoye 7 (20’ st Amdouni 6), Rieder 6 (20’ st Vargas 6); Embolo 5.5 (20’ st Duah 6). In panchina: Mvogo, Kobel, Zesiger, Elvedi, Stergiou, Sierro, Zakaria, Steffen, Jashari, Zuber, Okafor, Shaqiri. Allenatore: Yakin 6.5 GERMANIA (4-2-3-1): Neuer 6; Kimmich 5.5, Rudiger 5.5, Tah 5 (16’ st Schlotterbeck 6), Mittlestadt 5.5 (16’ st Raum 6.5); Andrich 6 (20’ st Beier 6), Kroos 6; Musiala 6 (31’ st Sanè 5.5), Gundogan 5, Wirtz 5.5 (31’ st Fullkrug 7); Havertz 5. In panchina: Ter Stegen, Baumann, Anton, Koch, Henrichs, Can, Fuhrich, Gross, Muller, Undav. Allenatore: Nagelsmann 6 ARBITRO: Orsato (Ita) 7 NOTE: serata serena, campo non in perfette condizioni. Ammoniti: Ndoye, Tah, Xhaka, Widmer. Angoli: 2-9. Recupero: 2’+4, 4’+1